TACCHINARDI: “SONO CONVINTO CHE MARAN SIA L’UOMO GIUSTO PER RIPORTARE IL BRESCIA IN SERIE A”

L’ex Rondinella in esclusiva per Bresciaingol.com: “Molte squadre che stanno zoppicando hanno la forza economica per ribaltare la situazione a gennaio. La conferma dell’allenatore ha dato tranquillità all’ambiente biancoazzurro, una piazza che ha bisogno di serenità. Ho stima di Cellino”

Brescia. Alessio Tacchinardi, ex calciatore tra le altre di Juventus, Italia e brescia, ha delineato in esclusiva per Bresciaingol.com, una panoramica generale su questo inizio di campionato di serie B oltre ovviamente ad esprimere un commento su come è partito il Brescia.

Che idea si è fatto fino a questo momento?

“La serie B è una competizione che ho sempre trovato interessante, ma quest’anno ancora di più, perchè ci sono diversi allenatori che mi piacciono molto; da un lato ci sono tecnici emergenti che cercano di portare idee innovative, dall’altro ci sono quelli più navigati. In generale, penso che la serie B sia come una maratona perchè è un campionato fatto di alti e bassi per tutte le squadre, in cui non si sa mai cosa può succedere”.

Quali squadre la stanno sorprendendo ?

“Tra le rivelazioni inserisco sicuramente la Juve Stabia, anche se in realtà non sono affatto sorpreso conoscendo l’allenatore: è una squadra giovane che l’anno scorso ha stravinto il campionato di Serie C mettendo in mostra un bellissimo gioco. Non pensavo potesse confermarsi in posizioni alte di classifica anche in serie B, ma ribadisco, il loro allenatore(Guido Pagliuca) è molto interessante ed è assolutamente da tenere d’occhio. Tra le sorprese inserisco anche il Mantova di Possanzini – il quale sta dimostrando di essere un grande allenatore – e il Pisa di Pippo Inzaghi, che, ad oggi, sta facendo un campionato di spessore”.

Le squadre che ad inizio campionato erano date per favorite stanno tentennando...

“Palermo, Cremonese, Sampdoria e ci aggiungo anche il Frosinone, in questo momento stanno facendo fatica, ma non dimentichiamoci che sono club che hanno alle loro spalle società con risorse economiche impareggiabili per le altre compagini, grazie alle quali possono operare con decisione nel mercato invernale per tentare di invertire la rotta con uno o due acquisti di livello. Tra tutte però, non mi aspettavo la Sampdoria così in basso, dato che quando l’avevo vista in coppa Italia ad agosto mi aveva destato delle bellissime sensazioni; vediamo se con il cambio che c’è stato in panchina riusciranno a risollevarsi”.

Anche la Cremonese ha cambiato allenatore, scegliendo di puntare su Eugenio Corini…

“Hanno una rosa di livello superiore per la serie B, anche se non è abbastanza per restare nelle posizioni di vertice: ho visto la partita che hanno perso contro il Palermo e sebbene in squadra ci siano tanti elementi forti, si notava che mancasse qualcosa, forse quella voglia di sporcarsi le mani che ci deve essere per forza in un campionato tosto come questo. Corini è un allenatore molto esperto, per questo sono convinto che farà bene”.

Passando invece al Brescia, cosa ne pensa dell’operato di Maran?

“É un allenatore molto preparato ed equilibrato, con il quale è piacevole chiacchierare; fa giocare molto bene le sue squadre ed ha ottenuto ottimi risultati ovunque sia stato. Penso che per il Brescia, un tecnico navigato come lui sia il profilo giusto per provare a compiere il grande salto, anche se, ripeto, la serie B è un campionato lunghissimo e difficilissimo poichè gli sforzi di un’intera stagione posso essere vanificati da una banalissima crisi che, fisiologicamente, può capitare tra aprile e naggio. In ogni caso, auguro al Brescia di fare un grande campionato, e soprattutto di tenere accesa e ben alimentata la fiammella che c’è tra la squadra e i tifosi, che a Brescia sono molto calorosi”.

A proposito di legami, molti giocatori hanno affermato che si è creato un rapporto quasi “simbiotico” con l’allenatore…

“Questa cosa non la sapevo, ma guardando le partite si nota che è presente un grande affiatamento all’interno del gruppo e anche con il mister. Maran è una persona genuina e molto buona, è in grado di farsi volere bene e questo i calciatori lo percepiscono. L’aver creato un rapporto così forte con i calciatori, può essere molto utile soprattutto per superare indenni gli inevitabili momenti di difficoltà”.

Cellino è sempre stato ritenuto un mangia-allenatori. Crede che la mossa di riconfermare lo stesso allenatore della passata stagione abbia in qualche modo rasserenato un pò tutto l’ambiente ?

“Brescia è una piazza che ha bisogno di tranquillità e di far lavorare serenamente il proprio allenatore. Non voglio entrare in dinamiche che non conosco, ma personalmente Cellino mi è sempre piaciuto. É stato bravo a scegliere un allenatore come Maran e spero che questo binomio possa continuare il più a lungo possibile, dato che significherebbe aver raggiunto gli obiettivi che si erano prefissati. La B sta stretta ad una piazza come Brescia, ma sono convinto che Maran sia il profilo ideale, sia del punto di vista tecnico che emotivo, dal momento che cerca sempre di alimentare il calore dei tifosi, ma allo stesso tempo riesce a rimanere equilibrato, il che è fondamentale in un ambiente come quello bresciano, dove la pressione di certo non manca”.