L’allenatore del Brescia spiega la sconfitta più amara e preoccupante: “Certi errori in costruzione dal basso non sono roba nostra. Tre giorni fa sembravamo scienziati ora pare tutto storto, ma non è così. Sapevamo che Borrelli non sarebbe stato al meglio. E’ uscito con un forte dolore alla spalla, ma non so altro”
Reggio Emilia. Rolando Maran, secondo costume, prova a non scomporsi di fronte alla seconda sconfitta consecutiva. Ma la sua amarezza si nota tutta.
Male oggi eh?
“Sì, non bene. Per un’ora abbiamo tenuto il campo pur mancando di convinzione negli ultimi metri. Il gol a freddo ci ha un po’, un po’ messo sotto pressione… Poi il finale, e in particolare nell’ultima mezzora, la squadra non mi è piaciuta”.
E’ mancato qualcosa nella testa?
“Tre giorni fa sembravamo scienziati. Una partita storta con il Cittadella può aver influito su tutti noi. Anche se non dovrebbe accadere… So che da domani al Centro Sportivo i ragazzi arriveranno con la testa giusta. Ora sembra tutto storto, ma non è così. La Reggiana ha fatto due tiri e una traversa poi nel finale ci siamo allungati e perso distanze e palloni”.
Come mai siete riusciti a tirare solo una volta con Bisoli dopo tutte quelle conclusioni con Palermo e Cittadella?
“Siamo arrivati nelle condizioni di tirare, ma è mancata la fiducia per farlo”.
Ci sono stati anche degli errori in costruzione dal basso, che nella tua gestione francamente non si ricordano…
“Sì, non è cosa nostra. La sconfitta col Cittadella ha lasciato più segni di quanto dovuto. Sono io che devo far resettare a tutti. Non dobbiamo portarci dietro scorie e non bisogna dimenticarci come avevamo messo sotto sia Palermo che Cittadella”.
Su cosa dovete lavorare in particolare?
“Farò delle riflessioni, devo essere bravo a stimolare i ragazzi nel modo giusto. Siamo una squadra che non esce mai dal campo senza aver dato tutto. Farò leva su questo per tenere tutti concentrati e farli reagire subito”.
Quanto pesa avere un Borrelli non in forma? Di che entità è il suo infortunio alla spalla ?
“Sapevamo che a inizio campionato non sarebbe stato al top e così anche Moncini. Si sono incastrati i due casi insieme, purtroppo. Non l’ho sbandierato, ma lo sapevo. Le ultime due gare non hanno aiutato nella gestione di Gennaro. E’ uscito con un forte dolore, non riusciva ad andare avanti. Non so altro”.
Potevi fare un turnover più ampio?
“Non era sbagliato cambiare o confermare perchè comunque avevamo fatto bene. Ci poteva essere un po’ più di rivalsa”.
Paghera non ha ancora giocato un minuto e così Buhagiar…
“Fabrizio è un giocatore importante, avrà il suo spazio. L’australiano deve crescere, fa più fatica con la lingua e il suo inserimento ne risente”.
Dal mercato ti aspetti qualcosa in entrata o in uscita?
“Abbiamo una partita troppo importante e su questo mi concentro. Del mercato si occupano altri. Io sono concentrato su questa partita”.
Juric può giocare prima punta?
“L’ho messo dentro in modo veloce da parte mia, ha una prestanza fisica che ci può servire, ma anche lui deve crescere e mettere dentro allenamenti con noi. Comunque sì, può fare anche la prima punta”.