PALI, STREGHE E HARAKIRI

Il Brescia colpisce due legni nel primo tempo e nella ripresa viene trafitto dal Cittadella cinque minuti dopo che i veneti erano rimasti in dieci per l’espulsione di Pavan. Decide un tiro di Carissoni, deviato da Besaggio. Al 92’ annullato il pareggio a Bianchi per fuorigioco. Ora due trasferte in cinque giorni: martedì dalla Reggiana corsara a Genova e sabato in casa del Sudtirol, unico ancora a punteggio pieno

Brescia. E’ sempre quella solita, brutta bestia, della serie B. Batti il Palermo favoritissimo (anche se ancora a zero punti dopo due giornate) e perdi in casa con il Cittadella, che si era fermato già in partenza. Stavolta è il Brescia che si schianta al decollo e non riesce a dare seguito alla vittoria in overture di stagione. Fa male perdere così. Male da morire. Con l’uomo in più per 38’. I granata veneti inoltre passano proprio subito dopo l’espulsione di Pavan. Il difensore si fa cacciare al 14’ della ripresa per doppia ammonizione (su Olzer i due falli, il primo nel primo tempo), ma cinque minuti dopo Carissoni trova il gol partita, anche grazie a una sporcatura di Besaggio e prima ancora per una respinta non propriamente ortodossa di Lezzerini. Il momento clou del match sta lì. E sì, insomma, fa tutto il Brescia. Nel bene e nel male.

Episodi storti. Un Brescia che poteva (doveva) vincerla o comunque indirizzarla nel primo tempo. Dove non è mancata la sfortuna: palo di Bisoli dopo un solo minuto di gioco e poi montante colpito anche da Borrelli. Il calcio è anche questo: il Cittadella aveva perso immeritatamente a Salerno colpendo due traverse, al Rigamonti è stato tenuto in vita da due pali. Il Brescia impreca anche alla posizione di fuorigioco di Bianchi (di poco, giusto la punta del piede, ma c’era), che aveva pareggiato al 92’ insaccando in tap-in dopo una respinta di Kastrati sull’ennesima conclusione di Borrelli. Partita generosa del bomber biancoazzurro, fin troppo. Con quel continuo passare da una metà campo all’altra, per venire a difendere anche sui calci piazzati avversari, proteggere palla spalle alla porta, prendendo botte su botte, arriva poco lucido sotto porta. E il Brescia ha estremo bisogno dei gol del suo bomber, altrimenti i sogni di gloria rischiano di morire all’alba. Che sia una sconfitta immeritata non ci piove. Ma sconfitta è e non resta che derubricarla. 

Malasorte ed errori. Il Cittadella l’ha messa da subito sul piano dell’intensità e anche della cattiveria (12 falli a 3 nel primo tempo), il Brescia che già con il Palermo aveva calciato 18 volte verso la porta avversaria, si è superato andando in questa serata addirittura a quota 22. C’è stata sfortuna, ma anche frenesia come dimostrano le 18 palle perse in più rispetto agli uomini di Gorini. Che alla fine si sono presi il bottino, senza nemmeno bisogno di creare una vera azione da gol perchè quello di Carissoni è pur sempre un tiro deviato. 

Nella serie B dove comanda il Sudtirol, unico a punteggio pieno, con Palermo e Bari ancora a zero punti, dove la Sampdoria perde in casa con la Reggiana e la Cremonese vince solo all’88’ su rigore in casa con la Carrarese, la nobilitate del Brescia si parrà nelle due trasferte consecutive all’orizzonte. Proprio con due delle squadre on fire: Reggiana e Sudtirol. Tutto in una settimana. Anzi in cinque giorni. Per le prime vere verità su questa squadra.