Dopo il Genoa in amichevole, il Brescia stende un’altra formazione di serie A: 3-1 al Venezia e qualificazione ai sedicesimi di Coppa Italia (a fine settembre la trasferta a Monza). In gol Borrelli e Olzer (doppietta), la rete ospite con Idzes a partita ormai finita. Venerdì inizia il campionato e al Rigamonti sarà subito big match con il Palermo, che ha eliminato il Parma
Brescia. Se il roster è davvero da serie A, come iniziano a sostenere anche gli osservatori nazionali (da dentro la visione può essere a volte poco obiettiva, ma da fuori no), è ancora prematuro da sostenere. Nel frattempo il Brescia si diverte a mettere schiena a terra squadre che la serie A la giocheranno tra pochi giorni. Dopo il 2-0 in amichevole al Genoa, nei trentaduesimi di Coppa Italia, sempre a Mompiano, gli uomini di Maran rifilano un 3-1 da Cassazione al Venezia. Sì, è vero, i lagunari erano privi di giocatori importanti (Pohjanpalo, Busio, Jajalo, Bjarkason e Oristanio ai quali si è aggiunto Ellertsson che doveva giocare titolare ed è invece rimasto in panchina tutto il match), ma la differenza in termini di concretezza, capacità di ribaltare l’azione, bravura nel rimanere compatti rischiando il minimo sindacale (due parate di Lezzerini) sugli attacchi lagunari, c’è stata ed è risultata evidente. Ha vinto chi ha meritato. Chi aveva più voglia. Chi ha giocato bene in contropiede (primo tempo), ma anche nel fraseggio (secondo tempo).
Che dolce, questa Coppa… Ha vinto il Brescia, per la gioia di oltre 4000 tifosi, che se si fosse giocato in notturna sarebbero stati forse anche quasi il doppio. Ed è questa la cifra che meritano i Maran boys, che non ci stupiremmo di vedere venerdì – ancora a Mompiano – quando arriverà il Palermo, tra le favoritissime del torneo, capace di eliminare il Parma vincendo al Tardini. E’ stata la domenica delle big di serie B che buttano fuori dalla Coppa Italia le neopromosse in A (anche la Sampdoria ha estromesso il Como) e rendersi conto che tra queste c’è pure il Brescia, beh ha un sapore dolcissimo. A fine settembre il Brescia giocherà a Monza, sognando di andare ancora avanti per affrontare poi il Bologna da Champions League e, in un eventuale quarto di finale che sarebbe epico, addirittura l’Atalanta. Ma adesso è doveroso focalizzarsi sul campionato. Dove sarà tutta un’altra storia. Inevitabile.
Il match. Con una temperatura impossibile (36 gradi al fischio d’inizio e un’umidità tropicale), il Brescia ha lasciato che il Venezia esaurisse la sua verve iniziale con un palo di Gytkiaer e tiri senza ambizione da fuori area. Gli uomini di Maran hanno colpito alla prima occasione (al 14’: cross di Bisoli, sassata di testa di Borrelli). Lezzerini ha compiuto la prima vera parata prima dell’intervallo su Sagrado e ha poi dovuto farne una, nella ripresa, su Crnigoj. Il Brescia aveva nel frattempo raddoppiato con Olzer dopo soli 12” dall’inizio della ripresa, su lungo lancio di Bisoli, e ha calato il tris al 37’ con l’indemoniato ex Milan, che ha messo in mostra tutta la potenza e la qualità delle quali è in possesso. Il gol di Idzes è arrivato a partita ormai decisa e nulla sposta, anche se infastidisce Maran, che ci teneva a chiudere con il clean sheet. Nel computo manca anche un rigore (mano veneziana su tiro di Bertagnoli al 32’), ma va più che bene così.
(Il sinistro potente con cui Olzer ha chiuso i conti al 37’ del secondo tempo)
Lo scenario. Si esce dal Rigamonti stravolti dal caldo, sudati fradici, ma con un pieno di felicità, entusiasmo e autostima. E con la curiosità che morde il freno e vorrebbe che fosse già venerdì. Con il Palermo ci saranno altre verità pronte ad emergere. Mentre il mercato in uscita potrebbe non essere finito: Brescia e Spezia stanno parlando del possibile trasferimento di Andrenacci in Liguria e il Pescara continua a bussare per Bianchi. E in entrata ? Beh se dovesse partire Bianchi, pare che Cellino sia pronto ad effettuare un nuovo acquisto in attacco. Questo gruppo merita che non venga lasciato nulla d’intento. Per continuare a fare calcio. E divertirsi.
FACCIAMO CALCIO
Dopo il Genoa in amichevole, il Brescia stende un’altra formazione di serie A: 3-1 al Venezia e qualificazione ai sedicesimi di Coppa Italia (a fine settembre la trasferta a Monza). In gol Borrelli e Olzer (doppietta), la rete ospite con Idzes a partita ormai finita. Venerdì inizia il campionato e al Rigamonti sarà subito big match con il Palermo, che ha eliminato il Parma
Brescia. Se il roster è davvero da serie A, come iniziano a sostenere anche gli osservatori nazionali (da dentro la visione può essere a volte poco obiettiva, ma da fuori no), è ancora prematuro da sostenere. Nel frattempo il Brescia si diverte a mettere schiena a terra squadre che la serie A la giocheranno tra pochi giorni. Dopo il 2-0 in amichevole al Genoa, nei trentaduesimi di Coppa Italia, sempre a Mompiano, gli uomini di Maran rifilano un 3-1 da Cassazione al Venezia. Sì, è vero, i lagunari erano privi di giocatori importanti (Pohjanpalo, Busio, Jajalo, Bjarkason e Oristanio ai quali si è aggiunto Ellertsson che doveva giocare titolare ed è invece rimasto in panchina tutto il match), ma la differenza in termini di concretezza, capacità di ribaltare l’azione, bravura nel rimanere compatti rischiando il minimo sindacale (due parate di Lezzerini) sugli attacchi lagunari, c’è stata ed è risultata evidente. Ha vinto chi ha meritato. Chi aveva più voglia. Chi ha giocato bene in contropiede (primo tempo), ma anche nel fraseggio (secondo tempo).
Che dolce, questa Coppa… Ha vinto il Brescia, per la gioia di oltre 4000 tifosi, che se si fosse giocato in notturna sarebbero stati forse anche quasi il doppio. Ed è questa la cifra che meritano i Maran boys, che non ci stupiremmo di vedere venerdì – ancora a Mompiano – quando arriverà il Palermo, tra le favoritissime del torneo, capace di eliminare il Parma vincendo al Tardini. E’ stata la domenica delle big di serie B che buttano fuori dalla Coppa Italia le neopromosse in A (anche la Sampdoria ha estromesso il Como) e rendersi conto che tra queste c’è pure il Brescia, beh ha un sapore dolcissimo. A fine settembre il Brescia giocherà a Monza, sognando di andare ancora avanti per affrontare poi il Bologna da Champions League e, in un eventuale quarto di finale che sarebbe epico, addirittura l’Atalanta. Ma adesso è doveroso focalizzarsi sul campionato. Dove sarà tutta un’altra storia. Inevitabile.
Il match. Con una temperatura impossibile (36 gradi al fischio d’inizio e un’umidità tropicale), il Brescia ha lasciato che il Venezia esaurisse la sua verve iniziale con un palo di Gytkiaer e tiri senza ambizione da fuori area. Gli uomini di Maran hanno colpito alla prima occasione (al 14’: cross di Bisoli, sassata di testa di Borrelli). Lezzerini ha compiuto la prima vera parata prima dell’intervallo su Sagrado e ha poi dovuto farne una, nella ripresa, su Crnigoj. Il Brescia aveva nel frattempo raddoppiato con Olzer dopo soli 12” dall’inizio della ripresa, su lungo lancio di Bisoli, e ha calato il tris al 37’ con l’indemoniato ex Milan, che ha messo in mostra tutta la potenza e la qualità delle quali è in possesso. Il gol di Idzes è arrivato a partita ormai decisa e nulla sposta, anche se infastidisce Maran, che ci teneva a chiudere con il clean sheet. Nel computo manca anche un rigore (mano veneziana su tiro di Bertagnoli al 32’), ma va più che bene così.
(Il sinistro potente con cui Olzer ha chiuso i conti al 37’ del secondo tempo)
Lo scenario. Si esce dal Rigamonti stravolti dal caldo, sudati fradici, ma con un pieno di felicità, entusiasmo e autostima. E con la curiosità che morde il freno e vorrebbe che fosse già venerdì. Con il Palermo ci saranno altre verità pronte ad emergere. Mentre il mercato in uscita potrebbe non essere finito: Brescia e Spezia stanno parlando del possibile trasferimento di Andrenacci in Liguria e il Pescara continua a bussare per Bianchi. E in entrata ? Beh se dovesse partire Bianchi, pare che Cellino sia pronto ad effettuare un nuovo acquisto in attacco. Questo gruppo merita che non venga lasciato nulla d’intento. Per continuare a fare calcio. E divertirsi.