L’amministratore delegato dell’azienda di Flero, che per il secondo anno consecutivo sarà il main sponsor del Brescia: “Il presidente quest’anno ha aggredito il mercato prima degli altri club. Le cose che stiamo facendo sono concrete, sotto gli occhi di tutti. Per la nostra azienda c’è un ritorno di simpatia, ma prima di tutto è un legame affettivo“
Torbole Casaglia. In conferenza stampa con Massimo Cellino, questo venerdì, anche Daniele Scuola amministratore delegato di Dac, che anche quest’anno ha deciso di sponsorizzare il Brescia sulla maglia. Anzi ora il contratto è biennale.
“Siamo contenti e onorati di poter riconfermare questo sodalizio, quest’anno prima dell’anno scorso, sull’onda del tempismo del presidente, che ha aggredito la situazione prendendo per le corna il mercato rispetto a tanti altri club. La squadra era già quasi completa prima del ritiro. Sull’onda di tutto questo ci è sembrato bello riconfermare, stravolta con un biennale, la fiducia nel presidente e nel club e siamo convinti che porterà buoni risultati”.
Dac fattura oltre 700 milioni di euro, quanto c’è nella decisione di Daniele Scuola di restare affiancato a Cellino tra cuore, affetto della maglia e quanto di ritorno effettivo?
“Sapete benissimo che i ritorni non sono monitorabili, a maggior ragione per chi come noi non lavora in un mercato di massa, ma solo della ristorazione. Restando legati a un club glorioso come il Brescia acquisiamo immagine e simpatia verso il pubblico, ma prima di tutto c’è un legame affettivo con la squadra e il presidente, che vedo da vicino come opera e per quello voglio aiutarlo. Siamo qui a cercare di lottare per arrivare al sogno della serie A dove siamo passati brevemente. Ricordiamoci dove eravamo quando arrivò il presidente, mi augurerei che la città sia sempre più vicina alla squadra e ci possa essere un clima più disteso perchè le cose che facciamo sono concrete, sotto gli occhi di tutti. La maglia nuova, con il rosso e l’oro, riproduce anche i colori della nostra azienda quindi meglio di così….Questa sponsorizzazione non mi dà un pensiero perchè tanto ne ho già tanti con la mia azienda”.
Cellino chiude così: “A Daniele è morto il padre un anno fa, ha passato un momento difficile e ancora lo è perchè è troppo presto. Eppure ci è stato vicino, non era facile fare quello che ha fatto un anno fa”. Scuola: “E’ una vicinanza di cuore, di passione, nata per entrambi”.
