Su rigore Bjarnason (che poi s’infortuna) e una doppietta di Bianchi (che si era procurato il penalty) per stendere i cremaschi. In sei a riposo. Sabato a Lumezzane
Torbole Casaglia. Un tempo (il primo) per mettere le cose in chiaro e segnare i tre gol che decidono la prima amichevole contro una squadra professionistica. Un tempo (il secondo) a ritmi più bassi, con le seconde linee che non riescono a performare e si devono accontentare di un 0-0.
(Un mischia nell’area cremasca)
(Buhagiar stavolta non ha trovato la via della rete)
Tris con assenze. Il Brescia stende la Pergolettese con un rigore di Bjarnason e una doppietta di Bianchi al Centro Sportivo di Torbole Casaglia dove si è giocato in condizioni un pò meno proibitive delle prime due uscite con i Dilettanti. La leggere brezzolina che ha spirato sul campo della Bassa bresciana porta nuove, buone, indicazioni a Maran. Il tecnico biancoazzurro ha dovuto rinunciare a Borrelli, Moncini e Besaggio come previsto, ma anche a Verreth e Lezzerini (affaticamento muscolare) e ad Adorni e Jallow (botte alle caviglie nell’allenamento del mattino). Durante il match si è infortunato Bjarnason, per il quale dovrebbe trattarsi solo di una botta (tra caviglia e stinco).
(Un’uscita di pugno di Andrenacci)
Il match. La Pergolettese, che due giorni prima aveva tenuto testa all’Inter perdendo solo 2-1, si è presentata nel primo tempo di Torbole imbottita di giovani e seconde linee mentre nella ripresa ha inserito qualche titolare. Over performer di Bianchi: ha segnato un gol non facile (in diagonale su assist di Corrado), uno da zero metri a porta vuota, ma si era anche procurato il rigore che Bjarnason ha trasformato. Il Brescia, dopo i due gol deprecabilmente subiti contro i Dilettanti di Eccellenza e Promozione, è riuscito a tenere la porta inviolata. Anche se nei primi minuti qualcosa ha rischiato ed è stato bravo e attento Andrenacci. Ottima prestazione di Corrado, che prima in sinergia con Olzer e poi con Bertagnoli ha sfondato sulla propria fascia. Con lui e Dickmann, i biancoazzurri quest’anno possiedono un bello sfogo su entrambi i binari. Stavolta è mancato Buhagiar, non pungente e attivo come invece nelle prime due uscite.
(Bertagnoli al contrasto)
Il gioco. Gli automatismi di squadra si vedono e prendono spunto dalla scorsa stagione: la squadra è più o meno la stessa e parla il linguaggio comune, che Maran ha dispensato nei mesi scorsi. Conoscersi bene è un ottimo presupposto per un gruppo, che si annuncia tecnicamente inferiore nell’insieme rispetto a squadre come Sassuolo, Cremonese e Palermo, ma che può compensare con identità tattica e spirito di sacrificio. Il tecnico ha schierato i suoi ancora con un 4-2-3-1 oscillante in un 4-3-2-1, un modulo fluido tra centrocampo e trequarti.
(Assente Verreth, centrocampo affidato a Paghera)
Sabato quarta uscita. Allo Stadio Saleri di Lumezzane, dove potranno assistere anche i tifosi (biglietti a 10 e 20 euro già in vendita sul web), avversari saranno i locali del presidente Caracciolo, anch’essi di serie C.
(L’infortunio di Bjarnason)
(Rolando Maran)
(Capitan Bisoli)
(Ottima prestazione per Corrado)