SI LAVORA SOTTOTRACCIA PER RICUCIRE LO STRAPPO BORRELLI-CELLINO

Brescia. Da qui al 15 giugno, data limite per il Brescia per riscattare Borrelli dal Frosinone (3 milioni e 200 mila euro), dovremo abituarci ad avere ogni giorno movimenti anche sottotraccia per risolvere quella che è già la telenovela di inizio estate.

Cellino è sensibilmente amareggiato per il comportamento del giocatore, che non ha voluto sostenere le visite mediche e che di fatto non crede a un progetto tecnico per puntare alla serie A: l’idea del presidente del Brescia al momento è quella di non riscattarlo, per non tenersi in casa un “maldipancista”. Le comunicazioni tra i due sono interrotte.

Stanno lavorando però le diplomazie. Il direttore sportivo Castagnini e il consulente di mercato Ruggeri stanno spingendo per convincere Cellino comunque a riscattare l’attaccante, forte e di prospettiva, una sorta di assegno circolare. Allo stesso tempo i procuratori di Borrelli, Fali Ramadani e Romualdo Corvino, che in questo momento non hanno in mano una vera e propria offerta dalla serie A, stanno ragionando con il giocatore per valutare la situazione migliore.

In tutto questo il Frosinone, al quale farebbe comodo riavere Borrelli per la prossima serie B dovendo ricostruire quasi da zero la squadra, resta alla finestra non potendo fare altrimenti dato che il pallino è nelle mani di Cellino.