VIVARINI: “NON ABBIAMO MAI SPECULATO SUL RISULTATO E COSI’ FAREMO ANCHE STAVOLTA, CERCHIAMO UN BEL GIOCO NON FINE A SE STESSO. NEL NOSTRO STADIO E’ SEMPRE UNA FESTA E VOGLIAMO GIOCARCI TUTTE LE PARTITE DI PLAYOFF, FINO IN FONDO”

L’allenatore del Catanzaro sulla gara di domani con il Brescia: “Loro sono una squadra ben definita, all’andata giocammo il nostro miglior primo tempo, nella ripresa c’era il vento, nel ritorno giocammo bene entrambi”

Catanzaro. Vincenzo Vivarini è apparso sereno e sicuro di sè nella conferenza stampa di presentazione del match di domani al Ceravolo. 

Che messaggio si sente di mandare?

“Domani tutti allo stadio. Dobbiamo divertirci e giocare il nostro solito calcio, che è un bel gioco non fine a se stesso. E’ un gioco che deve portare al risultato, mettendoci grande intensità come abbiamo spesso fatto”. 

Arrivate a questa gara con un po’ di cerotti?

“Ghion, Ambrosino, D’Andrea e Situm non ci saranno. Tutti gli altri si. E chi ci sarà, sta bene”.

Puntate a vincere entro i novanta minuti?

“Certo. Non abbiamo mai speculato e non lo faremo nemmeno questa volta, non pensiamo al pareggio o alla possibilità dei supplementari”. 

Quanto contano le due gare di campionato dove avete ottenuto solo un punto con il Brescia?

“Loro sono una squadra ben definita, con un allenatore che li ha messi sempre bene in campo. Sappiamo il tipo di avversario che troviamo: ci aspettiamo un pressing alto e una determinazione anche superiore a quella del campionato. Queste non sono partite come le altre, si amplifica tutto e sono sicuro che il Brescia lo farà. All’andata con loro abbiamo fatto il più bel primo tempo di tutto il campionato. Nel secondo tempo c’era il vento contro e loro sono stati bravi a lottare, mettendoci tanto fisico. Al ritorno abbiamo giocato bene entrambi, loro ci hanno messo in difficoltà, ma anche noi siamo riusciti ad esprimerci con un buon calcio”. 

Vi sentite migliorati nella gestione del risultato, aspetto in cui a volte siete mancati?

“Siamo cresciuti sotto tanti aspetti, ad esempio sul non possesso palla. Sì, siamo cresciuti nella gestione del risultato, sul possesso palla siamo diventati belli da vedere, ma anche efficaci ed è l’aspetto al quale tengo di più. Sono partite belle queste, solo da gustarci. Anche io dovrò trasmettere il mio essere alla squadra, rimanendo più sereni possibile. L’importante sarà rimanere noi stessi. Siamo soddisfatti per avere messo in evidenza tanti giocatori quest’anno, ma adesso dobbiamo spingere su quello che ancora ci aspetta”. 

Quanto conta l’esperienza in questo tipo di partite visto che i giocatori del Brescia sono un po’ più avvezzi ai dentro o fuori?

“Per qualche nostro giovane può essere un problema, dovranno essere bravi a non sentire troppo la partita. La nostra squadra finora ha dimostrato di non avere questo problema, esprimendosi bene anche in stadi importanti. Quindi sono sereno sotto l’aspetto psicologico e d’impatto alla partita”. 

Ci sarà una splendida cornice di pubblico…

“Ogni partita nel nostro stadio è diventata una festa e quindi dobbiamo riuscire a giocare fino alla fine in questo playoff. Non possiamo privarci di questo entusiasmo, calore e affetto che la gente ha nei nostri confronti”.