CON MONCINI, CISTANA, PAGHERA E JALLOW RIPOSATI, IL BRESCIA RITROVA L’ASSE PORTANTE. MA ANCHE IL CATANZARO HA RISPARMIATO MEZZA SQUADRA

Nella gara play off di Catanzaro, Maran potrà sfruttare la miglior condizione di giocatori imprescindibili. Anche Vivarini, però, ha attuato la stessa strategia. Nelle due gare di regular season una vittoria e un pari per i biancoblù

Brescia. Così a Bari: Lezzerini; Dickmann, Bisoli, Papetti, Huard; Bertagnoli, Van de Looi, Besaggio; Bjarnason, Galazzi; Bianchi. Così, molto probabilmente, a Catanzaro: Lezzerini; Dickmann, Cistana, Papetti (Mangraviti), Jallow; Bisoli, Paghera, Bertagnoli; Bianchi, Galazzi; Moncini. 

Tornano i titolarissimi. Dal “San Nicola” al “Ceravolo” sarà tutto un altro Brescia. Dentro quattro nuovi giocatori, forse cinque, con capitan Bisoli che tornerà nella sua comfort zone di mezzala destra (anche se da difensore centrale non è affatto dispiaciuto). Maran cambierà quasi mezza squadra dopo aver ragionato saggiamente sul turnover dettato da diffide e acciacchi. La scialba prestazione in terra pugliese non è stata colpa sua semmai va imputata a quei giocatori che potevano metterlo in difficoltà nelle scelte per la prima di play off e invece hanno avvalorato il fatto che per continuare ad andare oltre i propri limiti a questo Brescia servono i titolarissimi. In difesa non si può prescindere da Cistana, a centrocampo da Paghera e in attacco da Moncini (oggi si è allenato in differenziato così come Mangraviti e Fares). 

Al Ceravolo per continuare a sognare. Aver chiuso con la più brutta prestazione dell’era Maran (fino a ieri sera il Brescia aveva perso solo in casa delle prime quattro del campionato) rischia di togliere un pizzico di quell’entusiasmo, di quella fiducia, di quell’autostima con cui i biancoblù erano arrivati allo striscione del primo traguardo. Prendiamo per buon il problema del virus influenzale e tanto fa. Ora c’è una settimana per allontanarlo da Torbole e dintorni e prepararsi tirati a lucido al match da dentro o fuori in casa degli amici catanzaresi. Nelle due sfide di campionato, Bisoli e compagni non hanno mai perso e al “Ceravolo”, il 23 dicembre, sono persino riusciti ad ottenere la vittoria, unica opzione utile adesso per accedere in semifinale. Gli uomini di Vivarini non sono però squadra che specula sul pur utile pareggio. Oltre al fatto che dovrebbero difenderlo fino al 120’, per la proposta di gioco mostrata finora dai giallorossi risulta difficile credere che si mettano sotto palla per leggere le linee di passaggio del Brescia e provare a colpire, al massimo, in contropiede. Il Catanzaro è la seconda squadra, dietro la Cremonese, per possesso palla in serie B. Gioca e fa giocare. E così sarà anche in questo turno secco di play off. La neopromossa migliore di questa stagione si presenta alla post season sulla scorta di una sola vittoria nelle ultime cinque partite. La sensazione è che abbia tirato il freno a mano, una volta sentitasi al sicuro del play off e dopo una stagione sopra ogni più roseo pronostico. 

Nel match perso ieri sera in casa con la Sampdoria, Vivarini ha risparmiato più di un titolare. Vandeputte (miglior assist man del torneo: 14 passaggi decisivi nel mandare in gol un compagno), Antonini, Scognamillo e Veroli sono rimasti in panchina tutta la partita. Fulignati è rimasto a riposo per una fastidio alla schiena, Petriccione ha scontato un turno di squalifica mentre Iemmello e Biasci hanno fatto staffetta (un’ora per il capitano poi è entrato il suo gemello del gol), mentre Situm e Pontisso hanno giocato solo l’ultimo quarto d’ora. Se sarà tutto un altro Brescia, il ragionamento va fatto in copia e incolla anche per il Catanzaro. Questa domenica per le Rondinelle è in programma il day off, lunedì mattina la ripresa del lavoro verso il match di sabato sera (20:30) al Ceravolo. Allacciate le cinture di sicurezza, si decolla con i play off.