SPUNTATI E ALLA FINE ANCHE FORTUNATI, MA PUR SEMPRE SETTIMI. IL DERBY SARA’ FRATRICIDA
Il Brescia soffre la mancanza di Moncini, che si è aggiunta a quelle di Borrelli e Olzer, e deve collezionare il secondo 0-0 consecutivo al Rigamonti. Lo Spezia ha diverse palle gol e nel recupero colpisce una clamorosa traversa con Kouda da un metro. Mercoledì a Piacenza con la Feralpisalò (che si gioca tutto in chiave salvezza) per restare nei playoff
Brescia. Senza centravanti è difficile vincere in questo sport dove buttare la palla in rete ha ancora la sua importanza. Per il Brescia matura il secondo 0-0 casalingo consecutivo e quella con lo Spezia è tutto sommato una partita simile a quella già vista con la Ternana: Bisoli e compagni potevano vincere, ma anche perdere. Il match-point lo spreca Kouda al 94’, calciando sulla traversa da un metro e dopo una splendida assistenza smarcante di Pio Esposito, lo stesso centrocampista offensiva di D’Angelo aveva avuto a inizio ripresa una grande chance (diagonale a lato). In mezzo ci sono state la traversa di Bisoli (testa su azione d’angolo) e la chance di Bianchi respinta da Zoet, sulla quale Adorni non ci è arrivato in tap-in.
Un secondo tempo più convincente del primo per il Brescia, al netto degli spaventi sopra citati, ai quali non si può non aggiungere l’erroraccio di Jallow, subito dopo l’intervallo, che ha porto Di Serio davanti a Lezzerini, bravo il portiere biancoazzurro a togliergliela dai piedi.
Nel primo tempo più Spezia che Brescia, con Dickmann a giganteggiare sui due lati del campo. Era fisiologico che gli uomini di Maran dovessero prendere le misure nel dover giocare con un attacco senza peso specifica. Nella ripresa il tecnico trentino si è anche messo a specchio, 3-5-2, con l’ingresso dell’applauditissimo Paghera, che ha giocato come al solito da leone, onorando la memoria della madre scomparsa solo due giorni fa.
Il quadro generale per il Brescia non è cambiato di una virgola, avendo pareggiato anche Sampdoria, Pisa e Cittadella. Si è staccato il Sudtirol, anche se si sono rilanciate Modena e Reggiana. Settimo era e settimo rimane l’undici di Maran, sempre a +9 sulle none e con gli scontri diretti a favore. E c’è una partita in meno. A tre giornate dalla fine, ci sono sette squadre in quattro punti per gli ultimi due posto playoff. E in pole position c’è sempre la Leonessa. Certo mercoledì a Piacenza andrà in scena un derby fratricida con la Feralpisalò, ma questa è un’altra storia e da domani ci sarà tempo e modo per discuterne.
SPUNTATI E ALLA FINE ANCHE FORTUNATI, MA PUR SEMPRE SETTIMI. IL DERBY SARA’ FRATRICIDA
Il Brescia soffre la mancanza di Moncini, che si è aggiunta a quelle di Borrelli e Olzer, e deve collezionare il secondo 0-0 consecutivo al Rigamonti. Lo Spezia ha diverse palle gol e nel recupero colpisce una clamorosa traversa con Kouda da un metro. Mercoledì a Piacenza con la Feralpisalò (che si gioca tutto in chiave salvezza) per restare nei playoff
Brescia. Senza centravanti è difficile vincere in questo sport dove buttare la palla in rete ha ancora la sua importanza. Per il Brescia matura il secondo 0-0 casalingo consecutivo e quella con lo Spezia è tutto sommato una partita simile a quella già vista con la Ternana: Bisoli e compagni potevano vincere, ma anche perdere. Il match-point lo spreca Kouda al 94’, calciando sulla traversa da un metro e dopo una splendida assistenza smarcante di Pio Esposito, lo stesso centrocampista offensiva di D’Angelo aveva avuto a inizio ripresa una grande chance (diagonale a lato). In mezzo ci sono state la traversa di Bisoli (testa su azione d’angolo) e la chance di Bianchi respinta da Zoet, sulla quale Adorni non ci è arrivato in tap-in.
Un secondo tempo più convincente del primo per il Brescia, al netto degli spaventi sopra citati, ai quali non si può non aggiungere l’erroraccio di Jallow, subito dopo l’intervallo, che ha porto Di Serio davanti a Lezzerini, bravo il portiere biancoazzurro a togliergliela dai piedi.
Nel primo tempo più Spezia che Brescia, con Dickmann a giganteggiare sui due lati del campo. Era fisiologico che gli uomini di Maran dovessero prendere le misure nel dover giocare con un attacco senza peso specifica. Nella ripresa il tecnico trentino si è anche messo a specchio, 3-5-2, con l’ingresso dell’applauditissimo Paghera, che ha giocato come al solito da leone, onorando la memoria della madre scomparsa solo due giorni fa.
Il quadro generale per il Brescia non è cambiato di una virgola, avendo pareggiato anche Sampdoria, Pisa e Cittadella. Si è staccato il Sudtirol, anche se si sono rilanciate Modena e Reggiana. Settimo era e settimo rimane l’undici di Maran, sempre a +9 sulle none e con gli scontri diretti a favore. E c’è una partita in meno. A tre giornate dalla fine, ci sono sette squadre in quattro punti per gli ultimi due posto playoff. E in pole position c’è sempre la Leonessa. Certo mercoledì a Piacenza andrà in scena un derby fratricida con la Feralpisalò, ma questa è un’altra storia e da domani ci sarà tempo e modo per discuterne.