MARAN: “POTEVAMO PIU’ VINCERLA CHE PERDERLA. SONO FIERO DI QUESTO GRUPPO DI RAGAZZI A CUI FACCIO I COMPLIMENTI PER IL GESTO NEI CONFRONTI DI PAGHERA”

Maran in conferenza dopo il pareggio casalingo contro lo Spezia: “E’ un pareggio giusto, ma abbiamo cercato di vincere con tutte le energie che avevamo e questa è la cosa più importante per me. Abbiamo sofferto sulla fascia mancina nel primo tempo, ma lo avevamo messo in preventivo e nella ripresa siamo migliorati. Moncini sapevo che non lo avrei rischiato, spero di averlo a disposizione mercoledì. E’ vero che siamo in emergenza davanti, ma giocare con questo spirito ci regala molta fiducia per il finale di stagione”.

E’ un Maran soddisfatto di quanto visto sul campo del Rigamonti quello che si presenta in conferenza nel post partita di Brescia-Spezia e che elogia il gruppo a sua disposizione. Un punto importante secondo l’allenatore trentino, che dimostra la volontà della squadra di mantenere la posizione attuale che varrebbe l’accesso ai playoff.

I maestri di un tempo dicevano che quando non puoi vincere è saggio non prendere gol. Il Brescia oggi ha fatto quello che poteva con quello che aveva a disposizione e ha cercato anche di vincere, nonostante potesse sia vincere che perdere. È d’accordo? 

“Sì, poteva più vincere che perdere, al di là dell’episodio finale che ci resta maggiormente impresso. Però è un pareggio che ci sta. Abbiamo cercato la vittoria contro una buona squadra che è venuta qui da noi molto motivata e che ha fatto un ottimo primo tempo pressandoci e non ci hanno concesso le nostre solite trame. Nel corso della partita siamo però cresciuti molto, giocando nella loro metà campo tutta l’ultima mezz’ora. Abbiamo fatto la gara che volevamo, non è arrivato il gol ma ci abbiamo provato e questa è la cosa più importante per me. La squadra ci ha messo coraggio e tutte le energie che aveva. E ne metterà altre perché ha voglia di andare avanti. Andiamo avanti così”. 

Nel secondo tempo si è vista una squadra coraggiosa e che non si è accontentata… 

“Vedere la squadra che ci ha provato con tutte le risorse e con il piglio necessario per vincere mi ha fatto grande piacere. Chiaro che sapevamo che vincendo avremmo fatto un bel balzo, ma dobbiamo fare la gara su noi stessi. E questo ho sottolineato ai ragazzi. I numeri non dicono sempre la reale traduzione di ciò che si è fatto. Dobbiamo andare forti del coraggio mostrato perché non è vero che lo Spezia ha rinunciato a giocare nel secondo tempo, ma siamo stati noi a costringerli a difendersi”. 

La catena mancina è andata spesso in sofferenza. È qualcosa che avevate messo in preventivo? 

“È qualcosa che non ci ha sorpreso. Sapevamo che avremmo potuto correre quel rischio. Non siamo stati bravi nel primo tempo e ci siamo concessi al loro giocare. Abbiamo sofferto quel cambio gioco che avevamo visto. Non siamo stati bravi a portare la pressione in tutte le zone di campo, non solo lì. Nel secondo tempo invece abbiamo fatto meglio”. 

Ventidue anni fa Guardiola consegnava la fascia a Baggio pronto a rientrare dopo l’infortunio. Oggi si è vista una scena uguale seppur per un altro motivo. Paghera è entrato in campo come se nulla fosse… 

“Devo fare i complimenti innanzitutto alla squadra e al capitano per lo spirito che hanno messo. E devo fare i complimenti a 360 gradi a Fabrizio. Non solo al giocatore ma anche al ragazzo che è per come si è messo a disposizione e come ha vissuto questa vigilia e partita, con il trasporto di voler dare una mano. Lo abbiamo sottolineato tra di noi e penso sia giusto farlo anche fuori. Questo gesto traduce che gruppo di ragazzi ho. Ne vado fiero”. 

Nel secondo tempo si è scaldato Moncini. A che punto è e quante speranze hai di averlo a disposizione mercoledì? 

“Non c’era l’intenzione di rischiarlo. Metterlo in campo 5/10 minuti era una forzatura troppo grande. Il riscaldamento gli è servito come allenamento, sapevo che non sarebbe entrato. Per mercoledì spero sia dei nostri, valuteremo domani e dopodomani”. 

Come vede la lotta salvezza? 

“Vedo grande equilibrio. Si tirano fuori valori morali importanti in queste situazioni. Noi abbiamo trovato due squadre che stanno bene, lo Spezia forse ancora più della Ternana. È una bella lotta perché sono tutte squadre competitive”. 

Avere tre uomini in meno nello stesso reparto è stato pesante per affrontare queste partite, il fatto di aver tenuto comunque botta mentalmente aiuta? 

“Avere defezioni in un reparto dove eravamo già giusti di numero non è ideale, soprattutto in questo momento in cui esce il primo caldo, si giocano tante partite ravvicinate e darsi il cambio sarebbe il massimo. In 10 giorni ci giochiamo tutto e questo infastidisce e ci toglie qualche risorsa, ma esserci giocati queste due partite con coraggio ci regala tanta fiducia per quello che potremo fare nelle prossime gare. Siamo una squadra che ha il suo bel passo e raramente lo perde”.