Brescia. Buonasera cari amici e Ben ritrovati a Ten Talking Points, la rubrica che ricorda a tutti i suoi lettori e a tutte le sue lettrici il detto «Aprile non ti scoprire». Considerazioni sull’ultimo fine settimana di serie B:
- Se le partite contro Cosenza, Pisa e Venezia sono state giocate in un clima quasi estivo, per la gara contro la Ternana sono invece crollate le temperature, consegnandoci una giornata da metà novembre. So che a volte sembro la buon’anima del colonnello Bernacca, ma la meterologia resta una delle mie grandi passioni dopo il Brescia, il tennis e Renato Zero. Perdonatemi.
- L’aspetto curioso di partite come quelle di sabato pomeriggio é vedere persone in pantaloncini corti a fianco di altre bardate come se fosse pieno inverno. Tanta stima per chi non soffre l’aria fredda. Certe cose, avvicinandosi gli “enta”, non posso più permettermele.
- Tornando al calcio giocato, che resta il motivo per cui scrivo, Brescia e Ternana é terminata senza vincitori né vinti, con un risultato, lo 0-0, che fino a questa stagione per il Brescia era quasi una rarità, ma che ora è diventato molto più frequente. Ai punti avrebbero forse meritato qualcosa in più gli umbri, ma per fortuna non hanno fatto pugilato ma giocato a calcio; il Brescia avrebbe anche potuto vincere la partita, ma Jallow – comunque bravo nell’inserimento – ha calciato alto. Peccato, perché la vittoria sarebbe stata fondamentale nella corsa playoff.
- Il Brescia attuale é ben simboleggiato da Gabriele Moncini: lottatore, volenteroso, ma poco lucido. La lunga rincorsa si fa giocoforza sentire, giocano più o meno sempre gli stessi e se la Ternana può tenere in panchina un vecchio lupo di mare come Dionisi, il Brescia deve affidarsi a un 2004 volenteroso, ma acerbo come Ferro. La posizione attuale di classifica é una mezza impresa di Rolando Maran: con una rosa così corta, sta cavando il sangue dalle rape.
- Essendo la rosa così corta diventa fondamentale il contributo dei giocatori che entrano nella ripresa e, da questo punto di vista, non c’è da lamentarsi: Bertagnoli e Van de Looi hanno fatto meglio di Besaggio e Paghera. Lo stesso Van de Looi che dal 1 luglio, insieme a Huard, molto probabilmente non sarà più un calciatore del Brescia. Ma tanto MC ha già in mano il suo sostituto: Verreth. E poi dite che non c’è programmazione! Ingrati. A parte le battute, sarò curioso di vedere di che giocatore si tratti. Ultimamente sembra che sul mercato le cose stiano andando un po’ meglio.
- Capitolo cessione della società: credo che alla fine Massimo Cellino resterà presidente del Brescia Calcio ancora per un po’ di tempo. Non tanto per mancanza di alternative – come qualcuno sostiene – ma quanto per la mancanza di una volontà reale di cedere. Provate a mettervi nei suoi panni: il business a Brescia è redditizio, la contestazione tutto sommato neanche troppo accesa rispetto all’anno scorso e la squadra ha delle buone basi per fare meglio di quest’anno. Inoltre in Inghilterra non mi sembra siano pronti ad accoglierlo a braccia aperte ed è impossibile che lui non lo sappia. A queste condizioni, voi cedereste il Brescia Calcio? E voi, se foste Brera Holdings, trattereste con un signore che fa lo spiritoso pubblicamente dicendo che siete spariti? Poi, per carità, con MC tutto può succedere: ma non mi sembra che a logica ci siano le basi per una lunga e proficua amicizia.
- La Feralpi, con il 5-2 subito dal Como, si è messa in una cattiva situazione. Le speranze di salvezza sono ormai ridotte al lumicino. É una squadra che subisce tanto e crea troppo poco per rimediare alle sue sbavature difensive. Si potrebbero anche fare alcune considerazioni sulla competitività del girone A di Lega Pro, visto che Lecco e Feralpi Salò, promosse lo scorso anno, sono attualmente ultima e penultima in classifica.
- Lezzerini, nonostante quest’anno sia stato autore di buonissime parate, continua a non darmi troppa sicurezza sulle uscite. Non capisco però se la paura stia negli occhi di chi guarda il portiere uscire, cioè io, o negli occhi di chi guarda la palla in area, ovvero Lezzerini, dovendo fattivamente uscire. Mistero.
- Sette pareggi su dieci nell’ultimo turno di B. Come si fa a non considerarlo il campionato più bello, combattuto e vincente di tutto l’universo calcistico? Ps: attenzione al Como, che arrivando di rincorsa può ancora superare il Parma.
- Credo che il Brescia alla fine arriverà ai playoff. Un po’ stanco, ma ci arriverà. E sarà il giusto premio per una squadra che perde poco e fa costantemente punti. Pochi, ma li fa quasi sempre. Il calendario è da decifrare: lo Spezia è in forma, la Feralpi ha già dimostrato all’andata di tenere particolarmente alla gara con il Brescia, il Lecco già retrocesso è molto più pericoloso del Lecco in lotta e a Bari all’ultima sarà una guerra sportiva. Ciò nonostante penso che il Brescia farà comunque i playoff. Settimo o ottavo poco cambierà. E potrà dare patemi d’animo a molte squadre.
Un abbraccio a tutti i lettori di Bresciaingol.com