E LA LOTTA SI FA SCIVOLOSA E PROFONDA

Brescia fermato in casa dalla Ternana, in uno dei sei 0-0 su dieci partite della giornata di B. Gli uomini di Maran ci provano in tutti i modi, ma gli umbri si fanno pericolosi con un gol prima concesso dall’arbitro e poi annullato dal Var e con una traversa di Dionisi. A quattro giornate dalla fine, Bisoli e compagni restano settimi con due punti di vantaggio (e gli scontri diretti a favore) sulle none

Brescia. In una giornata di serie B nella quale sei partite su dieci finiscono 0-0, inutile sorprendersi se anche Brescia-Ternana è tra queste. Siamo a fine stagione. Stanchezza e palloni che pesano condizionano prestazioni e risultati. Le Rondinelle non riescono a vincere un match da 67% di possesso palla, con 20 tiri (a 10) verso la porta e 8 angoli (a 6). Non si può dire che non ci provini in tutti i modi. Dal 70’ in poi si segnalano: un colpo di testa di Bisoli su punizione laterale di Van de Looi con palla sul fondo, un’altra zuccata del capitano con Vitali ad alzare sopra la traversa, una correzione dentro l’area di Adorni su tiro di Dickmann e pallone che esce, un colpo di testa di Bjarnason finito alto e la grande occasione che Jallow spreca da buona posizione al 90’ esatto. Ce ne sarebbe abbastanza per coltivare rammarico, se non fosse che la Ternana nel primo tempo si è vista assegnare (ingiustamente perchè la palla non aveva superato la linea di porta) un gol poi tolto dal Var, che però nell’occasione avrebbe potuto vedere anche un mani di Moncini o quantomeno una palla trattenuta dello stesso attaccante comunque provvidenziale nell’evitare il vantaggio umbro. La squadra di Breda ha colpito anche una traversa nella ripresa con colpo di testa di Dionisi, sfiorato quel tanto che serviva da Lezzerini e ha avuto non meno di cinque contropiede nell’arco di tutto il match per far male al Brescia. 

Muro ternano. E’ uscita la partita che ci si aspettava: Ternana sotto palla, come aveva già fatto a Cremona dove era riuscita a firmare il blitz, e Rondinelle coraggiosamente alla ricerca della vittoria seppur con meno brillantezza e lucidità di altre volte. Anche per via di un arbitraggio pieno zeppo di errori, i ritmi sono stati spesso bassi e questo ha consentito alle Fere di lasciare il pallino del gioco all’avversario, leggendo tante linee di passaggio avversarie, facendo densità con un 5-4-1, che in fase offensiva diventava 3-5-1-1. Sia il Brescia che la Ternana hanno fatto meglio in spinta sulla propria fascia destra. Maran si è ritrovato, e così sarà anche nelle ultime quattro giornate, con le rotazioni ridotte all’osso in attacco al punto da doversi giocare il jolly Ferro, ma la “matta” non era nel mazzo di carte a disposizione del tecnico trentino. 

Lo scenario. Non è comunque un punto da disprezzare anche perchè il Pisa non è riuscito a vincere a Bari, la Sampdoria non ha fatto bottino pieno alla Spezia e lo scontro diretto Sudtirol-Cittadella è finito anch’esso in parità. E’ rimasto tutto come prima in zona play off e c’è una giornata in meno (adesso ne mancano quattro). Il Brescia settimo era e settimo è rimasto, con due punti di vantaggio (e gli scontri diretti a favore) sulle none. Certo esisteva la possibilità di andare a meno quattro dal Palermo (il sesto posto dà il fattore campo e due risultati su tre nel quarto di finale in gara secca), che oggi sarebbe la prima avversaria dei biancoazzurri in post-season. Ma non si può pretendere sempre il massimo dalla vita. A maggior ragione se hai il quarto monte ingaggi più basso della serie B e a fine novembre eri in zona retrocessione con l’incubo della C nuovamente vicino.