LA DURA LEGGE DEL GOL

Buona prestazione del Brescia, che deve però inchinarsi al Como: Rondinelle trafitte dopo 7’ da Strefezza (il colpo del mercato invernale dei lariani) poi sbattono sui legni con Olzer e Borrelli

Brescia. Perde di corto muso, come già a Cremona, stavolta però colpisce una traversa, un palo e si ritrova seppellito da una montagna di rammarico. Il Brescia esce dalla battaglia del Sinigaglia imprecando alla sfortuna, ma anche a un mercato avaro. Perchè se il Como ha vinto le ultime due partite per 1-0 un motivo in fondo c’è ed è da ricercare nel fatto che i gol sono firmati Strefezza, l’uomo sul quale il club lariano ha deciso di investire strappandolo al Lecce per cinque milioni. E’ lui che spacca l’equilibrio dopo sette minuti. C’è la sua firma alla fine della fiera. Al Brescia non sono certo mancati impegno, personalità e occasioni. Anche se nel secondo tempo solo nel finale arrivano le occasioni per il pareggio. Quel che è certo, insindacabile, è che i 13 punti che ci sono tra le due squadre dopo 24 giornate, non si sono proprio visti. 

Primo tempo tra ombre e luci. Il Brescia ha fallito l’approccio, andando in tilt sulla catena di sinistra e proprio lì il Como ha sbloccato dopo 7’ con Strefezza (imbeccato da Curto) a calciare appena entrato in area in diagonale, trovando la leggera deviazione di Paghera e superando un Andrenacci non al di sopra di ogni sospetto. Borrelli di testa, su cross da destra di Dickmann, ha avuto l’immediata occasione del pari, ma ha colpito male e oltre che con uno Strefezza scatenato, il Como ci ha provato anche con Gabrielloni, tenendo in mano il match fino a metà frazione con il suo fraseggio insistito, ma anche con i cambi campo improvvisi. C’è stato poi il risveglio biancoazzurro: la traversa di Olzer, una punizione laterale insidiosa di Paghera sulla quale è arrivato in ritardo Mangraviti, una mezza chance per Bertagnoli. Il tutto per merito di un pressing alto, che ha cambiato per quella frazione di tempo l’inerzia del match. Il finale di tempo ha visto infine il Como riprendere il controllo della gara, con una qualità di palleggio invidiabile, ma anche con qualche simulazione di troppo, interrompendo il gioco con fare speculativo. Prima dell’intervallo ancora Strefezza sugli scudi, ma stavolta Andrenacci ha respinto. 

Resta l’amaro in bocca. Il Brescia ha dato l’idea di iniziare meglio la ripresa, anche se è stato il Como a sfiorare più volte il raddoppio: gol giustamente annullati per fuorigioco a Gabrielloni e Goldaniga, in mezzo anche una bella parata di Andrenacci sul solito Gabrielloni. Il rammarico di serata si condensa tutto nel finale di match quando Semper ha detto no a un diagonale di Bianchi e Borrelli (fin lì deludente, male anche con un colpo di testa da buona posizione a inizio ripresa) ha colpito il palo interno con palla sulla linea di porta e poi scappata via beffarda. Poteva andare anche peggio, poteva piovere. Ah no, ha piovuto e tanto… E mentre gli uomini di Roberts-Fabregas si accomodano almeno per qualche ora al secondo posto, quelli di Maran falliscono l’aggancio al settimo e aspettano i match di Modena (in casa con il Cosenza) e Reggiana (a Cremona) per scoprire se saranno ancora ottavi oppure no. Intanto traggono la lezione, che poi non è diversa da altre volte: contro le big del campionato cinismo e fortuna sono indispensabili, ma anche la qualità ha ancora la sua importanza. E la qualità si reperisce al mercato. Per chi non vuole accontentarsi della mediocrità…

(Nella foto in evidenza il gol partita di Gabriel Strefezza)