I TEN TALKING POINTS DOPO BRESCIA-CITTADELLA E PRIMA DI COMO-BRESCIA

Brescia. Buonasera cari amici e Ben ritrovati a Ten Talking Points, la rubrica che esce con lo stesso titolo anche sul Daily Mirror in Inghilterra. Considerazioni sull’ultimo fine settimana di serie B:

  1. Il Brescia è finalmente riuscito a battere il Cittadella. Successo che ha il sapore dell’impresa, visto che mancava dal 2017, ultimo sussulto di Brocchi sulla panchina biancazzurra in una partita pazzesca che i granata avrebbero pure potuto pareggiare nonostante l’uomo in meno il risultato finale di 4-1. Questa volta invece il Brescia ha fatto il suo e ha meritato la vittoria.
  2. Tutti i giocatori scesi in campo hanno fatto il loro e nonostante qualche sofferenza di troppo dietro – contro la fisicità di Pittarello e il talento del Pibe de Barletta Cassano – il Brescia non ha subito reti e ne ha segnate due, un bel segnale al campionato. La retroguardia biancazzurra spesso viene subissata di critiche – talvolta corrette, talvolta meno – ma le Rondinelle sono la terza miglior difesa del campionato. Così, a logica, bisognerebbe dunque riflettere più sull’attacco; ma credo che dei numeri così scadenti offensivamente parlando siano un lascito dell’era Gastaldello. 
  3. I migliori in campo sono stati Bisoli e Paghera: una prova sontuosa da parte di entrambi. Tante volte si evidenziano solamente le doti di leadership del capitano biancazzurro, ma una sua grande qualità – secondo me fondamentale, ma troppo spesso trascurata – è la sua efficacia al cross. È estremamente raro infatti che un suo traversone vaghi per le terre senza trovare un compagno. 
  4. Borrelli e Moncini sono un ottimo duo davanti. Hanno numeri discreti, non eccellenti ma soddisfacenti. Il primo fa un importante lavoro di squadra, mentre il secondo a Brescia ha ritrovato una bella cattiveria sotto porta che talvolta però gli fa fare delle scelte un po’ sconsiderate. Comunque, visto che Moncini sembra funzionare meglio da subentrante, direi dentro Borrelli dall’inizio e poi staffetta con la punta ex Spal. 
  5. La rosa, se al completo, davanti è molto varia come opzioni: in gare contro squadre che lasciano giocare Bianchi e Galazzi possono essere molto utili con la loro velocità, mentre in gare più toste la fisicità di Bjarnason è fondamentale. L’unico problema è che gli infortuni continuano ad abbattersi su Torbole Casaglia con una ferocia inusitata da un paio d’anni. Personalmente proverei anche a reintegrare Huard, perché Jallow da adattato a sinistra continua a non persuadermi: capisco che è a fine contratto, ma penso che il ragazzo sia abbastanza professionale da non “tirare indietro la gamba“ come sta facendo Van de Looi, anche lui nella stessa situazione, ma lo stesso voglioso di mettersi in mostra. 
  6. La scorsa giornata di B conferma ancora una volta come il segreto per vincere il campionato sia fare più punti possibili nei minuti di recupero. La conclusione di Camara al centesimo minuto di Parma-Venezia lo conferma. Anche la Feralpi, parlando invece di zona salvezza, ha ottenuto un gran punto in nove uomini: quando hai un’inerzia positiva dalla tua parte, anche imprese all’apparenza impossibili lo diventano un po’ meno. 
  7. Questione mercato di gennaio: tutti ci saremmo aspettati qualcosa in più. Tuttavia, quando ti aspetti qualcosa in più da MC, puntualmente vieni deluso. Per carità, non giravano nomi da spellarsi le mani, tra calciatori perennemente infortunati o che non giocavano da febbraio scorso (vedi Capradossi). Ma qualcosina si poteva fare, visto che, miracolosamente, non è stato nemmeno venduto nessun calciatore. 
  8. Ma siamo sicuri che un ex nazionale algerino come Fares, uno che ha giocato in Champions League e in Coppa d’Africa, non possa prima o poi tornare utile al Brescia? Possiamo permetterci questo lusso?
  9. Il rinnovo di Cistana sarebbe una splendida notizia per il prosieguo della stagione. Bisogna però ammettere che Adorni, il suo sostituto, si sta disimpegnando piuttosto bene. Non so prevedere se con il rientro del centrale di via Cremona vedremo una difesa a quattro con lui e Adorni titolari e Mangraviti-Papetti pronti a subentrare, oppure a tre con Papetti-Cistana e Adorni. Mi sembra migliore la seconda opzione. 
  10. Nell’attesa però del recupero di Cistana, c’è una partita contro un Como lanciatissimo verso le zone nobili della classifica da giocare. I Lariani hanno una rosa vasta e di grande talento, ma Rolando Maran ha già dimostrato nella gara giocata lo scorso dicembre di saper imbrigliare i ragazzi di Fabregas. Occhio però a Strefezza, giocatore che in questa categoria sa fare la differenza. Il Como ha investito parecchio per il sogno serie A: tuttavia, vedendo lo stato dello stadio che offre solamente 500 posti agli ospiti, suggerirei di dare un’accelerata ai lavori di riqualificazione dell’impianto. Meglio prender su l’ombrello e poi non piove, piuttosto che non prenderlo e poi infradiciarsi, giusto?

Un saluto a tutti i lettori di Bresciaingol.com