MARAN: “NON DOBBIAMO AVERE PAURA DI AVERE…CORAGGIO. SONO SICURO CHE IL NOSTRO PUBBLICO CI DARÀ UN GRANDE AIUTO DOMANI“

L’allenatore delle Rondinelle in vista della sfida alla Samp non si nasconde: “Abbiamo grande bisogno e voglia di tornare alla vittoria, anche se i nostri avversari pensano lo stesso. I gol subiti a inizio gara non devono diventare fonte di timore“

Torbole Casaglia. Sabato di conferenza per Rolando Maran, che nella sala stampa del centro sportivo di Torbole Casaglia ha presentato la sfida di domani pomeriggio al Rigamonti contro la Sampdoria di Andrea Pirlo (che non sarà in panchina causa squalifica). L’allenatore trentino, reduce da due pareggi nelle prime due partite alla guida delle rondinelle, va alla caccia di un successo che in casa al Brescia manca dalla prima giornata e davanti ai microfoni ha posto l’attenzione sul coraggio che la squadra deve mettere in campo. 

È arrivato il momento di arrivare alla vittoria visto che ci sono stati segnali incoraggianti. Come state a livello mentale e come intendete riversare questa energia anche a livello fisico? 

“Va detto innanzitutto che abbiamo sempre puntato alla vittoria, ma non siamo stati sufficientemente bravi a portare a casa i tre punti. Abbiamo dimostrato di cercare sempre il risultato pieno. Anche in questa partita lo faremo perché ne abbiamo bisogno e ne abbiamo voglia. Sarebbe…e mi fermo qua. Credo che le ultime due partite abbiano dato la condizione necessaria per affrontare una sfida come questa. C’è la voglia di portare in campo quello che abbiamo dimostrato finora, limitando qualche piccolo difetto che abbiamo visto nelle scorse giornate ed esaltare invece ciò che di buono abbiamo fatto. Secondo me siamo stati bravi a rimontare con ordine e senza perdere la testa. Dobbiamo continuare su questa linea e abbiamo la rabbia giusta per andare a prenderci un risultato pieno. Sta a noi, anche se pure gli avversari pensano la stessa cosa”. 

Torna al Rigamonti, quali sono le sue sensazioni? 

“Sarebbe bello tornare e ricominciare da dove avevo finito, sarebbe di buon auspicio. Mi aspetto uno stadio che ci spinga come è sempre stato, perché anche nella critica c’è la volontà di spingere la squadra. Domani sono sicuro che il pubblico ci spingerà perché ha capito il momento, lo spirito della squadra che vuole far qualcosa di buono e di cui andare fieri. Il fatto che di fronte avremo una squadra blasonata rende tutto più stimolante e dovremo essere alimentati da questa energia, che deve spingerci anche oltre rispetto a dove pensiamo di poter arrivare”. 

La Sampdoria è una squadra forte che dopo un inizio complicato sta ingranando. Ti ha sorpreso quella partenza difficoltosa? Va considerata nell’alta nobiltà del campionato o invece è più battibile rispetto a quelle che sono al vertice? 

“A me stupiva prima, non ora. Sono alla terza vittoria consecutiva e li troviamo nel loro miglior momento di forma, anche se questo non ci deve interessare. Avranno avuto delle scorie che si portavano dietro da una stagione andata male come la scorsa, ora invece hanno trovato la quadra giusta e ambiranno a salire in Serie A”. 

Una squadra che attacca rischia anche meno, lo abbiamo visto sia a Pisa che a Bolzano…

“Questa è la convinzione che dobbiamo avere e trovare con grande coraggio. Se ti giochi la partita è più facile trovare un taglio alla gara che va in tuo favore. Non dobbiamo avere paura di avere coraggio, anche se ci saranno momenti in cui saremo costretti a fare barricate perché gli avversari ci costringeranno a giocare così, non per nostra scelta. In questo breve periodo ho visto un netto miglioramento sotto questo aspetto, nell’andare a prenderci la gara. Dobbiamo avere questo atteggiamento, andiamoci a prendere la partita e poi vedremo cosa succederà”. 

Galazzi e Borrelli sono stati i protagonisti del gol di Bolzano. Galazzi già l’anno scorso era stato tra i migliori con margini di miglioramento. In questi giorni stai vedendo una crescita dal punto di vista mentale? Stai pensando di dargli spazio fin dall’inizio? 

“Sono ragazzi che sto imparando a conoscere per quelle che sono le loro qualità e peculiarità perché da fuori puoi farti solo delle idee. So cosa aspettarmi da entrambi, sono entrati molto bene. Galazzi ha caratteristiche simili a quelle di Olzer e quindi può interpretare bene quel ruolo. Tutti si stanno allenando bene con il piglio giusto. Abbiamo avuto qualche malanno stagionale durante la settimana, quindi dovremo stare attenti nelle scelte per vedere chi è più pronto degli altri, ma in generale ho visto una squadra pronta a scendere in campo”. 

Quanto è stato importante il rientro di Bisoli? 

“È stato importantissimo perché al di là dell’aspetto tecnico è un giocatore di grande personalità e ha la capacità di trasmettere il DNA di cui non possiamo fare a meno. Più giocatori di quel tipo abbiamo e meglio è. Tutti però sono entrati bene a Bolzano e hanno inciso sulla partita. Questo per un allenatore è fondamentale. Voltarsi e sapere che chiunque farai entrare in campo darà un grande contributo è una certezza per l’intero ambiente, quindi non dobbiamo avere paura di niente”. 

Domani Maran, al di là del risultato, è contento se… 

“Voglio continuità di prestazione e vedere la squadra coraggiosa, che non è sintomo di presunzione. Dobbiamo essere responsabili mettendoci il coraggio giusto. Questo al di là del risultato” 

È d’accordo che fino all’espulsione Olzer stava giocando un’ottima partita? 

“Sì, anche perché i nostri trequarti stavano trovando linee nello spazio nonostante le difficoltà. Rivedendo la partita ho notato più ordine rispetto a quello che mi era sembrato durante la gara. Abbiamo cercato ciò che ci eravamo prefissati, anche se siamo mancati nella rifinitura in tutti gli elementi e abbiamo sprecato alcune occasioni che avevamo creato. Olzer e Bjarnason avevano un compito difficile perché c’era veramente poco spazio in mezzo al campo, ma nonostante questo abbiamo creato opportunità che però non siamo stati bravi a rendere pericolose. Sotto questo aspetto dobbiamo migliorare”. 

Si parlava di qualche difetto da migliorare, magari i primi minuti dove si prende spesso gol. La squadra ha elementi in più per evitare che si ripeta? 

“Se ricadiamo negli stessi errori vorrebbe dire essere diabolici. Penso siano stati errori di cui però non bisogna parlare troppo per evitare che diventino fobie. Come detto prima dobbiamo essere coraggiosi ma responsabili, cercando di focalizzare l’attenzione nel modo giusto. È corretto parlare e capire il perché di quei gol subiti all’inizio, ma non bisogna avere timore e non bisogna farlo diventare un ulteriore problema da superare”. 

Fares e Paghera sono assenti sicuri?

“Paghera lo porto con me anche se si è allenato poco, perché comincia ad essere parte della squadra. Fares e Ndoj non ci saranno, così come neppure Olzer che è squalificato”.