E’ SAMPBRESCIA: RONDINELLE ATTENTE AL SETTEBELLO

Nell staff tecnico ci sono Pirlo (squalificato), Baronio, Pavarini e Bertoni mentre tra i giocatori ecco Esposito, Panada e Girelli: tutti figli della terra bresciana

Brescia. Qual è la lingua più parlata nello spogliatoio del Brescia? Semplice: il dialetto bresciano.

Nella squadra che domenica alle 16:15 contenderà i tre punti alle Rondinelle al Rigamonti ci sono infatti ben sette personaggi, che a Brescia e provincia sono nati, cresciuti e hanno anche giocato. Con o senza la maglia biancoazzurra.

In panchina. Si parte dallo staff tecnico dove Andrea Pirlo è il capo allenatore di un gruppo di lavoro che più bresciano non potrebbe essere. Il Genietto, poi diventato Maestro, di Flero vanta 57 presenze e 10 gol con la maglia del Brescia tra serie B e serie A. Lo fece esordire in serie A Mircea Luceascu a soli 16 anni e 2 giorni ed è a tutt’oggi il più giovane esordiente nel massimo campionato con la maglia delle Rondinelle. Il suo vice è Roberto Baronio da Verolanuova, che vista la squalifica di Pirlo guiderà la Sampdoria dalla panchina mentre Andrea si accomoderà in tribuna: 62 presenze e 3 gol per Baronio con la maglia della squadra della sua città, tra cui l’esordio in A a 17 anni. Il preparatore dei portieri è Nicola Pavarini da Montirone: 16 presenze in tre anni per lui con il Brescia del quale era il secondo portiere, in A e in B, facendosi però sempre trovare pronti in assenza del titolare; esordì in cadetteria con le Rondinelle a 22 anni. Con il ruolo di collaboratore tecnico, un tattico molto importante per gli equilibri della Sampdoria, c’è Mauro Bertoni: bresciano di Bagnolo Mella, non ha mai giocato nel Brescia, solo nella Voluntas da dove poi passò alla Cremonese militando in tutto il settore giovanile grigiorosso, in compenso ha indossato le maglie delle prime squadre di Lumezzane, Montichiari, Ospitaletto e Rodengo.

In campo. Tra i giocatori della Sampdoria ci sono tre giocatori bresciani, che non hanno mai indossato la maglia della prima squadra del Brescia. L’attaccante Sebastiano Esposito, nativo di Castellammare di Stabia, ma bresciano acquisito (la famiglia abita ancora al Villaggio Violino), passò dalla Voluntas (della quale è ora proprietario con il padre Agostino e i fratelli Salvatore e Pio) e brevemente dal settore giovanile del Brescia per poi trasferirsi all’Inter che ancora ne detiene il cartellino. Stefano Girelli, centrocampista, è bresciano di Concesio. Dopo essere cresciuto nel Lumezzane, si è formato nella Cremonese. Infine c’è Simone Panada, centrocampista di Torbole Casaglia (la casa di sua madre è a 500 metri dal Centro Sportivo dove si allena il Brescia), prodotto dell’Atalanta.

Sette bresciani sulla strada del Brescia. Le Rondinelle, stavolta, dovranno guardarsi anche dal fuoco amico.

Nella foto in evidenza: al centro Pirlo, in piccolo in senso orario dall’alto da sinistra Girelli, Baronio, Bertoni, Pavarini, Esposito e Panada.