MARAN: “IO E IL BRESCIA ABBIAMO VINTO POCO ULTIMAMENTE, C’E’ LA STESSA VOGLIA DI CAMBIARE LA TENDENZA E VOGLIAMO FARLO ANCHE PER CHI CI SEGUE. A PISA DOVREMO ESSERE COMPATTI IN OGNI ZONA DEL CAMPO, EVITANDO LA FRETTA”

Il tecnico delle Rondinelle prima della gara, da ex, in Toscana: “Stare a casa mi ha fatto male, ho accumulato rabbia e pensato molto. A volte certe pause possono servire ad un allenatore. Voglio una squadra anche un po’ sfrontata, l’essere sparagnini fa uscire i difetti”

Torbole Casaglia. Conferenza stampa della vigilia per Rolando Maran, la sua prima vigilia da nuovo (vecchio) allenatore del Brescia. E domani c’è subito la sua ultima squadra, il Pisa. 

Come vivi questo debutto bis con il Brescia?

“E’ un’altra vita, un’altra partenza, in un posto, in un luogo che conosco bene. Stare a casa fa male, non essere sull’erba ed esprimere quello che è la tua passione ti fa accumulare rabbia e pensare molto. Le pause servono anche per fare delle riflessioni, ti danno una spinta e un’energia che era magari andata a scemare. A volte in un lavoro c’è bisogno di fermarsi, ma poi c’è voglia e bisogno di ricominciare”. 

Cosa è cambiato dal giorno della tua presentazione?

“Ho avuto impressioni dall’esterno e poi altre dall’interno. I ragazzi mi hanno confermato le sensazioni di una squadra che vive un momento difficile che dura dallo scorso campionato. E’ una squadra da rinfrancare e a cui dare energia. Ho capito che c’è molto da fare  sotto  questo aspetto. Mi sono concentrato su questi fattori. Dal punto di vista dell’atteggiamento ho avuto delle belle risposte dai ragazzi”. 

Tatticamente hai provato il doppio trequartista?

“In realtà ho provato più situazioni. In questi giorni con la sosta ho potuto lavorare in modo più approfondito, anche se la conoscenza è da approfondire”. 

Da ex del Pisa invece come la vivi?

“Quando vieni mandato via non sempre è una questione di risultati. A parte Pisa e Genova, dove venni esonerato con 18 giocatori colpiti da Covid, in Toscana è durata pochissimo, quella nerazzurra è una piazza che ha ambizione e passione. Ripartire da lì è relativo, mi interessa partire bene col Brescia. Aquilani cerca di fare sempre la partita, è un bel test per noi”. 

Due trasferte ravvicinate, uno svantaggio?

“Non tanto per le trasferte, ma perchè avremmo bisogno di lavorare sul campo. Non dobbiamo farci condizionare dal fatto di giocare in casa o fuori, anche se il Rigamonti ci dà una spinta speciale. Logisticamente avremo poco tempo per recuperare tra Pisa e Bolzano, ma non abbiamo bisogno di alibi, dobbiamo dare risposte e sapere bene intraprendere la partita”. 

Tu e il Brescia avete la stessa fame di vincere? Tu hai vinto 1 volta nelle ultime 32, il Brescia solo 6 volte nel 2023…

“Si, i numeri dicono che abbiamo vinto poco. Dobbiamo farlo per noi e per chi ama questi colori, per chi investe su questa squadra. Ci sono tante cose che sembrano simbiotiche, bisogna veicolare le energie nel modo giusto”. 

Come sta Borrelli?

“Abbiamo provato con due e tre attaccanti in base alle loro caratteristiche. Le varie prove sono finalizzate a questo. La rosa ha determinate peculiarità”. 

Sarà un Brescia con recupero alto della palla?

“E’ un partita scomoda per fare questo. Non dobbiamo avere fretta, frenesia e imprecisione. Dovremo essere compatti in ogni parte del campo. Quanto saremo bravi lo dimostrerà il campo. Il Pisa vuole palleggiare, costruisce dal basso. Dovremo però essere anche sfrontati, per avere uno slancio che dovrà essere filo conduttore di questa squadra. Nell’essere sparagnini o paurosi emergono solo i difetti”. 

Valoti, Moreo, Torregrossa: cosa ne pensa di questi giocatori?

“Il Pisa ha una rosa molto competitiva, ma voglio essere concentrato solo sui miei”. 

Con Cellino vi siete sentiti?

“Solo qualche messaggio di salute. E basta”.

Paghera e Bisoli quando rientreranno?

“Settimana prossima sapremo. Anche Jallow non verrà a Pisa, non è ancora pronto”.