Bergamasco di Lovere, scartato da ragazzino dall’Atalanta, si è plasmato nell’Alzano Virescit. Finito a settembre il Master a Coverciano, può allenare il Brescia senza alcuna deroga
Brescia. La partenza sprint nelle prime sei giornate di campionato aveva fatto assaporare al Brescia le zone nobili della classifica e aveva illuso l’ambiente che si sarebbe potuta vivere una stagione sorprendentemente tranquilla e lontana dai drammi celliniani. Invece, puntuale come ogni annata, dopo sole 11 partite è arrivato il primo esonero stagionale in casa biancoazzurra, con Gastaldello sollevato dall’incarico dopo le quattro sconfitte consecutive rimediate contro Modena, Bari, Cittadella e Palermo.
Saltato Vecchi… Per sostituire il tecnico padovano, Massimo Cellino aveva deciso di puntare su Stefano Vecchi, ma come nel più classico dei colpi di scena, l’allenatore esonerato solo poche settimane fa dalla Feralpi Salò ha richiesto (senza ottenerla) una buona uscita al suo ex presidente Pasini, nonostante avesse già trovato un accordo contrattuale con la società biancoblu. Una mossa che ha mandato su tutte le furie il ‘lider maximo’ del Brescia Calcio, che a quel punto ha deciso di far saltare la trattativa e di affidare ad interim la panchina della prima squadra a Luca Belingheri, ossia il tecnico della Primavera, che a sua volta sarà diretta nel match di Reggio Emilia da Gaetano Berardi.
…tocca a Belingheri. Domenica pomeriggio, nel derby contro la Cremonese al Rigamonti, le rondinelle saranno quindi guidate da un allenatore all’esordio assoluto tra i grandi e che si ritroverà immediatamente contro il suo recente passato. Belingheri ha infatti intrapreso la carriera da tecnico proprio tra le fila delle giovanili del club grigiorosso, facendo prima da vice nell’under-19 nella stagione 2020-21 e poi allenando in prima persona la formazione under-17 dal 2021 al 2023. Lo scorso luglio ha lasciato Cremona per iniziare il suo percorso a Brescia approdando sulla panchina della Primavera e oggi, grazie al patentino ‘Uefa Pro’ (conseguito a settembre), che gli consente di poter allenare la prima squadra senza alcuna deroga, ha la possibilità di giocarsi le sue carte per restare in sella non solo per la partita di domenica, ma per un periodo di tempo molto più esteso. Una sfida, quella del Rigamonti, che considerato il suo legame con la Cremonese avrà un sapore doppiamente speciale. Il rapporto che lega Belingheri e il club del patron Arvedi nasce infatti quando il nuovo tecnico biancoazzurro era ancora un calciatore (centrocampista di grande qualità e che nel campionato cadetto faceva la differenza). Nella stagione 2016-17 con la maglia grigiorossa ha collezionato 24 presenze e realizzato 6 reti che hanno contribuito alla promozione della società lombardo dalla Lega Pro alla Serie B. Dopo una carriera di 19 anni trascorsa in giro per l’Italia, con oltre 400 presenze tra i professionisti, 68 gol segnati, tre promozioni ottenute (una in Serie A e due in Serie B) e con le migliori stagioni vissute tra il 2007 ed il 2014 con le maglie di Ascoli, Torino e Livorno, l’attuale allenatore del Brescia si è ritirato dal calcio giocato a 37 anni nel corso dell’annata 2019-20 dopo aver rescisso il contratto che lo legava alla Pergolettese.
Bergamasco di Lovere, transitato dall’Atalanta solo da ragazzino, Luca Belingheri è stato scartato dai nerazzurri e si plasmato con l’Alzano Virescit. Domenica, a 40 anni (compiuti il 6 aprile scorso), dopo sole 3 stagioni nelle giovanili avrà la possibilità di coronare il percorso da allenatore sedendosi sulla panchina delle Rondinelle, giocandosi i propri assi.