PROFONDO ROSSO NELLA CITTADELLA STREGATA

A Cittadella matura la terza sconfitta consecutiva del Brescia. Le Rondinelle sbloccano al 4′ con Moncini, che dopo 4′ minuti spreca il raddoppio, Lezzerini rimette in partita i veneti con una “papera” su Carriero, Vita porta avanti i suoi per il ribaltone, Bertagnoli (al rientro dopo 11 mesi) firma il 2-2, ma è Maistrello a 10′ dal novantesimo a siglare il definitivo 3-2 quando però c’erano due palloni in campo. Manca anche un rigore ai biancoazzurri. E la panchina di Gastaldello (espulso) traballa

Cittadella. C’è di tutto nella terza sconfitta consecutiva del Brescia, che spalanca le porte della crisi biancoazzurra mettendo sempre più in bilico la panchina di Gastaldello. Che ancora una volta non dà l’impressione di avere in mano la situazione, è nervoso (viene espulso prendendo due gialli per proteste in un batter di ciglio), ma che stavolta viene condannato anche dagli errori dei suoi giocatori e da quelli di arbitro e Var. Moncini segna l’ 1-0 dopo 4′ (deviazione di Frare) ed è il suo quarto gol stagionale, secondo consecutivo, quarto nelle ultime sei partite, ma all’ 8′ si divora a tu per tu con Kastrati il raddoppio che avrebbe se non chiuso quantomeno incanalato la partita. In questo caso cosa c’entra Gastaldello? Lezzerini fa pareggiare il Cittadella già al 13′ prendendo gol sul suo palo dopo un innocuo tiro-cross di Carriero. Inaccettabile. In questo caso cosa c’entra Gastaldello?

Ribaltone e contro break. Il Cittadella la ribalta al 33′ con Vita, che da fuori area la mette nell’angolino dopo che Van de Looi e Papetti gli dicono “prego, si accomodi”. In questo caso cosa c’entra Gastaldello? Poteva non far giocare quei due lì, ma Paghera ha dovuto dare forfait nel riscaldamento e Cistana non è stato rischiato perchè mercoledì si rigioca e di altri difensori in rosa non ce ne sono. Se poi il vice capitano avesse accusato una ricaduta cosa sarebbe successo visto che Adorni non è ancora pronto per rientrare? Il Brescia pareggia a metà ripresa con Bertagnoli e qui un po’ Gastaldello c’entra (ma non in positivo) perchè, al contrario di quanto ha poi dichiarato in sala stampa, non abbiamo visto questa reazione veemente che pure la sua squadra avrebbe dovuto evidenziare e il gol del rientrante dopo 11 mesi è più frutto della voglia dello stesso di tornare a mordere il campo che di un Brescia con l’atteggiamento giusto per pareggiare.

(Moncini si dispera dopo aver fallito il colpo dello 0-2)

(Così Moncini aveva portato in vantaggio il Brescia dopo 4’)

(Così Bertagnoli aveva segnato il momentaneo 2-2)

Chiavi tattiche e strafalcioni arbitrali. Mentre Gorini ha più volte mischiato le carte (è partito con un 1+2 in attacco, è passato al 2+1 mettendo anche una punta per un centrocampista quando stava vincendo 2-1, al pronti-via ha presentato Vita nell’inedito ruolo di trequartista, ha poi inserito il centrale difensivo Negro spostando Pavan da stopper a mediano), Gastaldello è invece andato avanti con il 4-3-1-2 nel quale i cambi sono stati ruolo su ruolo. Un Gastaldello nervoso, che si è fatto espellere sul 2-2 con due gialli, nel giro di un paio di secondi, per reiterate proteste. Follia. Non sapremo mai con esattezza cosa si sono detti lui e Perenzoni (la versione dell’allenatore è che non gli ha mancato di rispetto, quando mai potranno parlare anche gli arbitri almeno su questi contesti?), ma sappiamo che l’arbitro sul 2-2 ha negato un rigore al Brescia per tocco con il braccio di Amatucci nell’appoggiarsi sul terreno dopo un tiro di Borrelli. Il Cittadella sei minuti dopo l’espulsione di Gastaldello ha trovato il gol partita con Maistrello, un gol convalidato dopo un lungo check tra arbitro e Var: hanno valutato se il salvataggio di Besaggio fosse sulla riga oppure con la palla già in porta (buona la seconda, a decretarlo è stata la gol line camera che in B equivale alla gol line technology presente in A), ma nessuno si è accorto che in campo c’erano due palloni. Bastava magari andare al monitor come al 41’ del primo tempo (sul 2-1 per i locali) quando è stato giustamente tolto un rigore al Brescia perchè non c’era fallo di Pittarello su Papetti come invece era apparso, a Perenzoni stesso, a velocità normale.

(Il rigore non dato al Brescia per fallo di mano Amatucci dopo tiro di Borrelli: il punteggio era sul 2-2)

(L’azione del gol del 3-2 del Cittadella: in campo ci sono due palloni)

Lo scenario. Un gol segnato con due palloni in campo potrebbe portare all’errore tecnico e alla ripetizione del match, ma al momento non ci sono notizie di ricorsi del Brescia calcio. Cellino appare più concentrato sul futuro di Gastaldello. Che potrebbe salvarsi perchè mercoledì il Brescia torna già in campo, a Palermo. Si stagliano però, e nemmeno troppo in lontananza, le figure di Venturato e D’Angelo, in seconda fila quelle di Maran e Iachini. Intanto siamo alle solite. E’ anche la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite giocate sul campo del Cittadella, il Tombolato è ormai ufficialmente campo stregato. Occhio anche alla classifica: nelle ultime tre giornate il Brescia è passato dalla zona playoff al tredicesimo posto. Seppure con due match da recuperare, un po’ di sana strizza è doveroso averla.