GASTALDELLO: “NON CI SIAMO ACCONTENTATI, CI E’ SOLO MANCATA UN PO’ DI LUCIDITA’. RISPETTO A TERNI HO CAMBIATO CINQUE GIOCATORI PERCHE’ CHI E’ PARTITO TITOLARE LO MERITAVA. ORA NON FACCIAMO DRAMMI, NON CERCHIAMO COLPEVOLI PER MASSACRARLI”

Amareggiato, ma tutto sommato sereno l’allenatore del Brescia dopo la prima sconfitta in campionato: “Non vedo le paure dell’anno scorso, anche perchè questo è un altro campionato e non ha senso fare paragoni. Abbiamo perso una partita giocata sul filo dell’equilibrio, chi l’avrebbe rotto con una giocata si sarebbe preso i tre punti e il Modena c’è riuscito. Mi sono già confrontato con Cellino come facciamo sempre e non l’ho visto particolarmente arrabbiato”

Brescia. Non può essere certo felice, ma appare sereno e convinto che si è trattato solo di un incidente di percorso, l’allenatore del Brescia Daniele Gastaldello.

Negli ultimi minuti vi siete deconcentrati forse perchè vi siete accontentati troppo presto del possibile 0-0?

“No, non ho visto una squadra che si è accontentata. Potevamo fare di più questo sì, ma ho visto una partita alla pari, decisa da un episodio. Dieci minuti prima poteva esserci per noi quell’episodio (l’occasione di Bisoli, ndr). Ho visto due squadre che hanno provato a vincere, solo che noi siamo stati poco lucidi in certe circostanze, potevamo essere più incisivi nello sfruttare meglio qualche ripartenza”. 

Negli approcci ai due tempi però meglio il Modena. Perchè manca ancora, soprattutto in casa, la capacità di prendere subito in mano la partita con inizi più coraggiosi?

“Perchè è un percorso da fare, che stiamo facendo. Non dobbiamo esaltarci se vinciamo a Terni e non abbatterci se oggi abbiamo perso. Dobbiamo ancora crescere tanto, ma è un campionato dove si può vincere e perdere con chiunque. Il Modena è forte e ci ha messo in difficoltà. Dobbiamo valutare questa partita per imparare dove fare meglio”. 

Ci sono problemi nella transizione tra fase difensiva e offensiva?

“Abbiamo accompagnato poco l’azione, potevamo farlo di più. Quando l’abbiamo fatto siamo stati pericolosi, ma non al punto da usufruire degli spazi che ci hanno lasciato. Abbiamo sbagliato l’ultima giocata, la scelta”.

Hai cambiato cinque giocatori a inizio gara rispetto alla squadra che ha vinto a Terni, come mai? 

“Ho fatto diversi cambi, ma è stata una scelta dettata dal fatto che chi aveva giocato meno finora meritava di partire titolare, in allenamento mi avevano fatto capire che era giusto così. C’è da migliorare tanto, siamo una squadra ancora molto giovane”. 

Com’erano i ragazzi nello spogliatoio dopo questa sconfitta ?

“Devono tenere la testa alta. Non bisogna certo farne un dramma”. 

E col presidente? Vi siete già confrontati? Inquadrato a fine gara dalle telecamere è apparso molto arrabbiato…

“Ci siamo visti come facciamo sempre dopo una partita. Non l’ho trovato particolarmente arrabbiato. C’è stato un primo confronto, come altre volte”. 

Rigore parato e poi lo stesso portiere, che subito dopo non esce su un pallone in area piccola. Come te lo spieghi?

“Questo è il calcio, ragazzi. Gli errori fanno parte del gioco. Ho visto un Brescia che comunque ci ha provato. Non dobbiamo cercare un colpevole per massacrarlo. Dobbiamo essere più incisivi nella fase offensiva, questo sì”.

Ti aspettavi un Modena con la difesa a 3 ? 

“Aveva giocato così finora solo il secondo tempo a Lecco, oggi è stata una partita che si giocava sul filo. Chi sfruttava l’occasione la portava a casa e così è stato per il Modena”. 

Ora è l’occasione di dimostrare che vi siete tolti di dosso la paura dell’anno scorso? Il match di domenica con il Bari sarà un bel test…

“Questo è un altro campionato, non ha senso fare paragoni. Abbiamo 13 punti dopo 8 giornate, tante cose positive si sono viste dalla prima giornata ad oggi. Non voglio pensare che una sconfitta porti a problemi dell’anno scorso. Dobbiamo stare tranquilli. Giocare ogni tre giorni ci riporta subito sul pezzo, avremo bisogno di punti. Si cresce anche quando si perde. Quando si vince è tutto troppo facile. Vi ripeto che sono orgoglioso e contento di allenare questa squadra. Proporre cinque giocatori diversi rispetto a sabato significa che mi fido di tutto”. 

E’ stato Cellino nella sua intervista di questi giorni a dire che la squadra ha ancora addosso un po’ di paura dell’ anno scorso…

“Paura è una parola che non mi piace. Se uno ha paura ha sbagliato mestiere. Mi hanno insegnato che devi scendere in campo sempre per mettere in difficoltà l’avversario. Ai ragazzi ho detto che prima di avere continuità di risultati, voglio vedere una squadra che mette in pratica quello che abbiamo provato e se lo fa sono contento”.