Il bresciano sabato torna in Umbria dove ha vissuto anni felici mentre il polacco, tra i pochi a salvarsi nella disastrosa stagione scorsa delle Rondinelle e poi scartato da Cellino, ha già preso in rossoverde gli stessi cartellini gialli (3) dell’ultimo campionato in biancoazzurro. Stesso ruolo, i due sono attesi da una lotta accesissima in mezzo al campo
Brescia. Da un paio d’anni la sfida tra Ternana e Brescia vive anche di storie di ex. E se Donnarumma e Martella, grandi protagonisti dell’ultima promozione in serie A delle Rondinelle poi ceduti in Umbria nell’estate del 2021, sono ormai approdati in altri lidi (il primo al Catanzaro, il secondo alla Feralpi Salò) ora è il turno dei centrocampisti: nel mezzo si fronteggeranno infatti Paghera e Labojko. Il passato e il presente delle due formazioni, che per un mese (lo scorso agosto) si è anche unito sotto gli stessi colori, il rossoverde.
Un rimpianto? Jakub Labojko ci ha messo un po’ per entrare nei cuori del popolo biancazzurro. Arrivato infatti nel settembre del 2020 insieme a Tom Van de Looi per raccogliere l’eredità di Sandro Tonali, durante la prima stagione in biancoblu si è alternato con il centrocampista olandese, non entusiasmando (anche se l’unico gol in maglia Brescia l’ha segnato proprio in quella stagione, in un Brescia-Pordenone del 2 aprile 2021 terminato 4-1), per poi totalizzare una sola presenza sotto la gestione Inzaghi prima di finire a giocare a Cipro. Poi, la svolta. Il centrocampista polacco torna a Brescia e diventa protagonista, oltre che padre: trentadue presenze, con prestazioni magari non appariscenti, ma concrete e pulite, senza mai perdere la bussola. Uno dei migliori (se non il migliore) della disastrata stagione scorsa. Tuttavia ciò non gli è bastato per ottenere il rinnovo di contratto: Labojko infatti avrebbe voluto rinnovare allo stesso stipendio, Massimo Cellino non è stato però d’accordo e l’approdo alla Ternana è il finale della storia. In Umbria Jakub ha ricominciato da dove aveva interrotto: sette presenze, 515 minuti giocati e tre gialli all’attivo. Una curiosità: in tutto lo scorso campionato in maglia Brescia, esclusi i playout, Labojko ha ottenuto gli stessi cartellini di queste prime sette partite in Umbria.
La pantera biancoblu. A inizio settembre, Fabrizio Paghera, in uno scambio con Federico Viviani (un altro che crediamo avrebbe voluto fortemente giocare questa partita, ma dovrà giocoforza rinunciarvi per uno stiramento) è tornato a casa, dopo varie esperienze tra la stessa Terni, Avellino, Vercelli e Lanciano. La “baby pantera” è tornato in città dopo aver totalizzato un totale di 103 presenze in maglia rossoverde (solo dodici però la scorsa stagione, con un ruolo più da “uomo spogliatoio”, essendo stato anche capitano della squadra) dove ha vinto anche un campionato di serie C. A Brescia ha raccolto l’eredità di Labojko, con sei presenze e 307’ minuti giocati in un ruolo sul campo simile a quello del centrocampista polacco, ma con una maggiore propensione all’inserimento offensivo. Destini che si incroceranno, in una lotta a centrocampo che, conoscendo i protagonisti coinvolti, sarà accesissima.