Alle 14 di questo sabato, la quinta di campionato per le rondinelle ancora imbattute e a porta inviolata: in un Rigamonti riaperto al pubblico arriva l’Ascoli allenata da Viali con il quale Gastaldello ha… un conto in sospeso. Cellino allo stadio?
Brescia. Che il mondo Brescia sia cambiato tutto attorno mentre si stava a scrutare l’orizzonte e il futuro non senza apprensione nei tramonti delle spiagge, è evidente. E per chi tifa, si ciba e vive di biancoazzurro è stato finalmente un cambiamento gradevole. Dopo gli obbrobri della scorsa stagione non era facile fare peggio, ma intanto ci sono quattro risultati utili di fila (ultima volta tra aprile e maggio), quattro partite senza prendere gol (non succedeva dal marzo 2021) e una classifica che finalmente non mette l’ansia, tra l’altro con ancora tre partite da recuperare.
Riapre casa. Questo sabato alle 14 in un Rigamonti che riapre al pubblico dopo aver scontato la squalifica (prevendita non esaltante, si viaggia sui 4000 tra biglietti a abbonamenti) deve prima di tutto andare in campo la squadra con la maschera da battaglia vista con Cosenza, Lecco, Venezia e Spezia. Due vittorie per cominciare e poi due 0-0 di fila. Anima tra i denti, guai ad entrare in campo in punta di piedi. Nel match con l’Ascoli sarà però anche un Brescia alla ricerca della maturità tattica per interpretare le stagioni di un match, rallentare e accelerare “q.b.”. Controllare e offendere, difendendosi quando serve. Non difendersi e basta. E’ un Brescia che ha una sua solidità, ma è ancora abbastanza anchilosato nella manovra e riesce solo a tratti a esprimere quella qualità agonistica, necessaria ad aggiungere aggressività che aiuterebbe a sopperire ad alcune lacune tecniche che sono comunque rimaste. Giocare con Bisoli mediano più o meno bloccato e Bjarnason trequartista tattico aiuta a dare compattezza nella fase di non possesso, ma quando la squadra si allunga finora ha dovuto puntare solo sulle giocate individuali mentre una miglior proposta di calcio collettivo sarebbe auspicabile, a partire appunto da questa gara con l’Ascoli, avversario giusto per cominciare ad osare, prendendosi dei rischi per acquisire un’identità tattica più sbarazzina. Nel derby di venerdì prossimo potrebbero esserci più tatticismi: ci sarà in palio il predominio cittadino.
Temi tattici. Il Picchio marchigiano viaggia a velocità di crocera (7 punti in 7 partite), il Brescia ha ottenuto un punto in più pur giocando tre partite in meno. Si ripropone la sfida Gastaldello-Viali, vinta da quest’ultimo nel playout quando era alla guida dal Cosenza. Vinta prima di tutto tatticamente (il padovano non seppe rispondere al 4-1-4-1 schierato a sorpresa dal tecnico rossoblù) e non solo per una questione di fortuna, come è invece ancora convinto DG. Per Gastaldello esiste l’opportunità di prendersi la rivincita, dimostrandosi più bravo del collega in tutti i sensi. Stavolta si affrontano un 3-4-1-2 e un 4-3-2-1, ma entrambi non sono moduli rigidi, anzi che diventano malleabili nel corso della stessa partita per filosofia dei due tecnici. La difesa bianconera (già 10 gol presi) non è tra le più veloci del pianeta e nelle pieghe di essa il Brescia è chiamato ad inserirsi per colpire.
Al Rigamonti è un “face to face” tra due squadre sulla carta da metà classifica, entrambe aspettano una svolta per uscire dal guscio nell’ora in cui l’alba si fa largo e si alza il sipario del nuovo giorno.
Probabili formazioni. Gastaldello fa rientrare Jallow e Huard nell’elenco dei convocati, ma deve escludere Besaggio per via del diktat presidenziale, sul massimo dei 20 nella lista partita, tornato tristemente di moda. Probabile il ritorno di Fares dal primo minuto sulla sinistra, davanti Borrelli e Bianchi sono favoriti su Moncini e Olzer, che pure il tecnico biancoazzurro sostiene di tenere in seria considerazione. Cellino, presente nei pitch box nelle due partite a porte chiuse, vorrebbe essere allo stadio anche stavolta, ma dato che buona parte della tifoseria è ancora in forte contestazione verso di lui potrebbe venirgli “consigliato” di non sfidare la piazza.
L’Ascoli punta sulla verve di Mendes (5 gol in 7 partite, secondo solo a Casiraghi del Sudtirol che comanda la classifica cannonieri di B con 6 centri), uno che sa essere prima punta come trequartista e che sta creando buon feeling con Rodriguez e Manzari.
BRESCIA (3-4-1-2): Lezzerini; Papetti, Cistana, Mangraviti; Dickmann, Paghera, Bisoli, Fares; Bjarnason; Bianchi, Borrelli.
ASCOLI (4-3-2-1): Viviano; Bayeye, Botteghin, Bellusci, Falasco; Gnahorè, Di Tacchio, Milanese; Manzari, Rodriguez; Mendes.
Vivetela con noi. Saremo in diretta video dalle 12.30 dall’esterno del Rigamonti sulle pagine Facebook di Bresciaingol e di Cristiano Tognoli. Dirette anche nell’intervallo e nel dopo gara. Su queste colonne la cronaca testuale e a seguire subito tabellino con voti, interviste, commento, pagelle e giudizi e foto del match.