GASTALDELLO: “SEI PUNTI CHE CI DANNO CONSAPEVOLEZZA, ABBIAMO AVUTO ANCHE UN PO’ DI FORTUNA E NEL CALCIO CI STA”

L’analisi dell’allenatore del Brescia è lucida e onesta: “Nel primo tempo il Lecco meritava il pareggio. Siamo riusciti a vincere con giocate di qualità riuscendo a stare dentro la sofferenza”

Lecco. Daniele Gastaldello incasella con soddisfazione altri tre punti, tenendo però i piedi ben ancorati a terra. 

Vittoria con giocate di qualità sapendo stare dentro la sofferenza?

“Si proprio così. Sapevamo che era una partita difficile per l’interpretazione, per il campo, per dover affrontare una squadra che ci avrebbe messo in difficoltà sulle seconde palle. Abbiamo avuto delle difficoltà, siamo stati bravi a difenderci anche con gli attaccanti. Abbiamo avuto anche un po’ di fortuna, ma nel calcio ci sta. Mi ha fatto piacere essere partito forte, avevo chiesto ai miei di sfruttare subito le occasioni che avremmo avuto e così è stato”. 

Due gol da due attaccanti…

“Ho quattro attaccanti di alto livello perchè considero anche Olzer un attaccante. Pensavo che fosse la partita di Bianchi e Borrelli, mi avevano dimostrato già col Cosenza che meritavano di starci. Anche Olzer e Moncini sono forti e avranno grande spazio”. 

Soddisfatto della difesa 3 che poi oggi spesso diventava a 5?

“Con questo schieramento, nel difendere l’area di rigore abbiamo dato più compattezza e presenza. In quel forcing subìto nel primo tempo, ci ha aiutato avere una difesa così. Sono meno soddisfatto per altre situazioni, ma era normale, non potevo pensare che tutti i meccanismi fossero perfetti visto che la stiamo provando solo da due settimane. Abbiamo tutte le caratteristiche per fare sia un modulo che l’altro”. 

In che frangenti il Lecco vi ha messo più in difficoltà ?

“Sulle seconde palle, sui contrasti che abbiamo perso, più d’uno, nel primo tempo. Novakovich è difficile da contrastare. Nel primo tempo il Lecco meritava il pareggio poi noi potevamo chiuderla anche prima”. 

Sei punti che servono per la salvezza?

“No, non guardo la classifica: sono sei punti che servono per acquisire ancora più consapevolezza. Mi interessa lo spirito di gruppo, un’amalgama importante. I ragazzi stanno bene insieme, si muovono molto”. 

Buon impatto di Paghera?

“Sì. Ho cambiato Fogliata perchè pativa la loro l’aggressività, ma è un 2004 che sta crescendo molto e ci tornerà molto utile. Paghera mi serviva per l’esperienza, per dare i tempi e saper stare vicino a un ragazzino di 19. Fabrizio ci tiene molto, incarna lo spirito di Bisoli, Cistana e Mangraviti. Sono cose importanti anche queste. Non sono questioni tattiche, ma ti servono per vincere le partite”. 

Lecco e Brescia sono partite tardi, ora come le vedi?

“Qui faranno fatica in tanti a giocare per ambiente, campo, spinta del pubblico. Noi abbiamo un po’ di infortunati, abbiamo cambiato modo di giocare, ma ho visto una squadra che è andata a prendersi la vittoria con cattiveria e forza poi, quando ci metti queste caratteristiche, escono anche le giocate qualità. Come il nostro primo gol: un attaccante che si gira e fa un gol pazzesco. Ma Borrelli ha fatto anche una partita di gomitate, sportellate e fatica. La serie B è anche questo. Possiamo crescere ancora molto. Ho ragazzi giovani con lo spirito giusto”.