GASTALDELLO: “VINTO CON LA VOGLIA E LO SPIRITO GIUSTO”

“Complimenti ai ragazzi che hanno ricevuto il giusto premio al tanto lavoro fatto fin qui”

Brescia. È un Gastaldello soddisfatto quello che si presenta in conferenza stampa dopo il successo del Brescia sul Cosenza, analizzando la prestazione dei suoi ragazzi e ritornando sulla questione di giocare a porte chiuse.

Si dice che la vendetta è un piatto che va servito freddo…

“Non mi piace parlare di vendetta, semmai di rivincita. Continuo a pensare che avremmo meritato di vincere noi quel playout, ma bisogna saper accettare anche le sconfitte. Noi l’abbiamo fatto e il destino ci ha riportati qui e ci siamo tolti una bella soddisfazione. Non tanto per aver battuto il Cosenza, che secondo me è una grande squadra, ma per aver vinto questa partita perché abbiamo aspettato un mese e mezzo senza saper quando e in che campionato avremmo giocato. I complimenti vanno ai ragazzi che hanno lavorato tanto e duramente per raccogliere i frutti. Sono dell’idea che il lavoro paga e oggi la squadra si è presa il premio”.

Il Brescia arrivava con almeno 3/4 giocatori adattati per le assenze. Queste difficoltà sono state sopperite dallo spirito?

“È quello che ho chiesto ai ragazzi prima della partita, perché sapevo sarebbe stata difficile. Ho detto loro che se la volevamo portare a casa dovevamo tirare fuori quello che avevamo dentro, da me fino a loro, soprattutto a chi c’era quel famoso primo di giugno. Dovevamo buttare in campo tutto quello che avevamo in corpo. Sono convinto che nel calcio quando sei in difficoltà finisci con il dare quel qualcosa in più. Oggi avevamo tanti giocatori adattati ma forse sono stati proprio loro quelli a giocare meglio. La maggior parte delle volte vince la squadra che ha più fame ed è esattamente quello che chiedo ai ragazzi. Voglio un Brescia che giochi con voglia, che abbia fame, che butti in campo tutto quello che ha dentro e che non si accontenti mai. Oggi i ragazzi lo hanno fatto e quindi sono contento”.

Si aspettava questo Cosenza? Oggi il Brescia sembrava una squadra alla terza/Quarta partita mentre il Cosenza alle prime armi…

“Il primo tempo è stato molto equilibrato. Eravamo molto contratti, facevamo fatica a giocare e non eravamo brillanti. Sapevamo che poteva esserci questo pericolo. Temevo l’inizio della partita perché avevamo fatto solo amichevoli, mentre il Cosenza aveva già giocato in campionato. Sapevo però che alla fine avremmo tenuto perché avevamo messo tanto lavoro nelle gambe. Infatti abbiamo fatto solo tre cambi e ho visto una squadra che stava abbastanza bene fisicamente. Il Cosenza ci ha messo in difficoltà nel primo tempo sugli esterni, però non abbiamo mai rischiato e credo sia merito nostro”.

Un parere sui nuovi acquisti?

“Devo far loro i complimenti perché si sono calati nella parte in maniera esemplare. Non era facile. Ad esempio Borrelli aveva solo un allenamento nella gambe, la rifinitura. Dicomano e Moncini hanno fatto due allenamenti, Besaggio pensavamo fosse squalificato invece no quindi è potuto entrare e ha fatto molto bene. Sono contento del mercato della società perché sono arrivati giocatori funzionali, che conoscono la categoria e di qualità. Sapevo però che chi è qui da più tempo poteva trasmettere quel qualcosa in più e così è stato. 

È stato un bene giocare prima della sosta…

“Siamo stati riammessi mercoledì e giovedì io avrei già voluto giocare”.

I tifosi erano arrabbiati per le parole di ieri. C’è stato un fraintendimento?

“L’ho già detto e lo ripeto. Le mie parole erano ben chiare. Intendevo dire che eravamo avvantaggiati a giocare senza pubblico perché le amichevoli fatte finora a Torbole erano a porte chiuse e quindi abituati a questo clima. Mi scuso se qualcuno si è sentito tirato in causa perché so quanto possono dare i tifosi alla proprio squadra e so quanto un giocatore può dare in più se dietro di sé ha la spinta dei tifosi. Chi ha messo fuori queste parole ha sbagliato perché non è ciò che Intendevo. Il calcio senza tifosi non vale niente. Ci tenevo a scusarmi”.