LA SECONDA CHANCE

Riammesso in serie B, il Brescia riparte questa domenica (16.15, porte chiuse) dal Rigamonti con il Cosenza. Riedizione del drammatico playout del Primo giugno, è ora di voltare completamente pagina

Brescia. Sono passati tre mesi e due giorni e Massimo Cellino non ha ancora chiesto scusa per la retrocessione sul campo del Brescia. In compenso è riuscito a far riammettere la squadra in serie B e tanto fa. Ma sembra esserci anche qualcosa di più e di meglio: l’operazione piazza pulita, con gli addii di chi aveva ormai fatto il suo tempo (e potrebbe non essere finita qui…) e il contestuale arrivo di giocatori possibilmente più competitivi di quelli del campionato scorso, è confortante. Ci sentiamo di puntare su un nome in particolare: Gennaro Borrelli. Ecco finalmente la punta strutturata che tanto sarebbe servita già a gennaio dopo la cessione di Moreo, ecco l’uomo che riempie l’area di rigore. Se il Frosinone l’ha ceduto solo in prestito con un riscatto a 4 milioni di euro è perchè siamo di fronte davvero a un potenziale crack per la serie B. Chi lo segue da tempo sa di cosa stiamo parlando. Anche Bjarnason, Besaggio, Dickmann e Moncini sono buoni rinforzi. Va da sè che serva altro e l’extra time di mercato non va scialato: ancora un paio di centrocampisti, ma perchè no anche un difensore (se uscisse uno tra Cistana e Adorni), una quarta punta e magari un portiere (tenere Andrenacci a fare la riserva di Lezzerini dopo averlo bocciato, sapendo che è inviso a Cellino, può essere deleterio). Bisogna anche sfoltire (Pace, Garofalo, un paio di Primavera da mandare a giocare). Insomma c’è da fare, ma l’abbrivio non è affatto male.

Intanto si gioca. E questa domenica alle 16.15 si riparte proprio da quel Cosenza che riporta alla mente il devastante Primo giugno 2023, una data che nessun tifoso bresciano dimenticherà mai. Uno dei punti più bassi in 112 anni di storia. I sopravvissuti (da Cellino e Gastaldello in giù) hanno l’occasione di lavarsi nell’acqua santa del perdono. Ognuno per quel che gli compete. Anche se poi sappiamo bene che tutto dipende, come sempre, dall’umore del Padre Padrone, dai suoi rosari, dalle sue lacrime avvelenate, dalle sue sciocche scaramanzie. Se chi gli sta attorno riesce ad anestetizzarlo, il nuovo Brescia potrebbe persino diventare la squadra sorpresa della stagione, una mina vagante che dopo una retrocessione ha quasi tutto da guadagnare. Leggerezza, che non significa superficialità, può e deve essere la password per entrare al meglio nel sito di una serie B che sarà come al solito indecifrabile, impronosticabile, tanto esaltante quanto pericolosa. Per saperne di più, citofonare Sampdoria, che ha iniziato con il ruolo di favorita e dopo tre partite ne ha già perse due. Ma d’ altra parte chi meglio lo sa della stessa Leonessa giunta alla sua 65esima partecipazione in cadetteria (+12 sull’Hellas Verona, +13 sul Modena). Mai come stavolta è stato bello ritoccare il record, che in generale continua a stare però strettissimo ad una piazza da un milione e 200 mila abitanti, una città metropolitana che meriterebbe ben altro.

L’avversario. E’ un Cosenza molto diverso, più forte, da quello che già al playout mise nel sacco il Brescia usando l’arma dei poveri, come diceva il mitico Mazzone ovvero la tattica. Ha voglia Gastaldello a continuare a ripetere che meritavano le Rondinelle in quelle due partite. La verità è che il campo ha parlato chiaro e come diceva sempre il Sor Carletto “sul campo c’è scritto tutto, basta saper leggere”. In quei due match Gastaldello non seppe leggere un banalissimo 4-1-4-1 schierato da Viali e due gare impostate dall’avversario su difesa e contropiede. Caserta è più giochista del suo predecessore. Vediamo se stavolta, il tecnico al quale Cellino ha concesso una chance che non avrebbe dato ad altri allenatori retrocessi, saprà essere più bravo.

Le ultime. Senza Jallow, Muca e Huard, Gastaldello è in emergenza negli esterni bassi, deve dare fiducia a Papetti come terzino destro e chiederà a Dickmann il sacrificio di giocare a sinistra. Davanti lo strano tridente Bjarnason-Moncini-Bianchi con Borrelli pronto a diventare arma preziosissima nella ripresa.

Probabile formazione (4-3-1-2): Lezzerini; Papetti, Cistana, Mangraviti, Dickmann; Fogliata, Bisoli, Ndoj; Bjarnason; Moncini, Bianchi.

Nel Cosenza non convocato Mazzocchi, ballottaggio tra Arioli e Canotto.

Probabile formazione (4-2-3-1): Micai; Rispoli, Meroni, Venturi, D’Orazio; Calò, Zuccon; Marras, Voca, Arioli (Canotto); Tutino.

Vivetela con noi. Dalle 14.45 diretta video dall’esterno del Rigamonti sulle pagine Facebook di Bresciaingol e di Cristiano Tognoli e così sarà anche nell’intervallo. Durante il match su queste colonne ci sarà la cronaca testuale, a seguire commento, pagelle, interviste e foto del match.

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