E’ MORTO CARLO MAZZONE, CON LUI IN PANCHINA PER IL BRESCIA GLI ANNI PIÙ BELLI

Su Bresciaingol.com i ricordi delle tre stagioni in biancoazzurro con Baggio, Guardiola, Pirlo e tanti altri

Ascoli. E’ morto a 86 anni Carlo Mazzone. Ha allenato il Brescia dal 2000 al 2003, scrivendo le pagine più belle della storia del club biancoazzurro con giocatori del calibro di Baggio, Guardiola, Pirlo, Toni e molti altri.

Arrivò nell’estate del 2000 in sostituzione di Nedo Sonetti, che pure aveva portato le Rondinelle in serie A. Con Mazzone in panchina il Brescia ottenne subito il risultato più importante di sempre: ottavo posto e qualificazione all’Intertoto dove i biancoazzurri con Roberto Baggio capitano si fermarono solo nella finale con il Paris Saint Germain (doppio pareggio e transalpini qualificati in Coppa Uefa per il gol in trasferta: 0-0 e 1-1).

Nella seconda annata a Brescia, la salvezza all’ultima giornata con il 3-0 sul Bologna nell’anno disgraziato della morte di Mero, il caso doping di Guardiola, il grave infortunio al ginocchio di Baggio. Nella terza e ultima stagione, 2002-03, con Mazzone il Brescia chiuse al nono posto.

Fu lui a convincere Baggio a vestire la maglia del Brescia, assicurandogli che in biancoazzurro avrebbe avuto libertà tecnico-tattica. Tra i due si creò un rapporto unico. Inizialmente con Guardiola il rapporto non fu idilliaco: “Ricordati che io non ti ho voluto. Mi sono speso con il Milan per avere Giunti. Ora dove ti metto?”. “Nessun problema mister, io sono a disposizione e vado anche in panchina” rispose il Pep. Bastarono un paio di allenamenti e anche tra Mazzone e Guardiola si creò un binomio inscindibile. Indimenticabile ovviamente la corsa sotto la curva dei tifosi atalantini in un derby al Rigamonti del 30 settembre 2001.

Bresciaingol.com per tutta la giornata vi proporrà ricordi del direttore Cristiano Tognoli, che ha vissuto da cronista i tre anni di Mazzone a Brescia, e di coloro i quali l’hanno vissuto come giocatori o dirigenti.