SENZA PIÙ DUBBI ANCHE SENZA UFFICIALITÀ, ALIBI FINITI: CELLINO FACCIA LA SQUADRA

Brescia. Le motivazioni del Tar non danno adito a dubbi, il Consiglio di Stato non potrà che confermare e certificare l’esclusione della Reggina dalla prossima serie B. A Reggio Calabria i giocatori rimasti hanno deciso di mettere in mora il club, il sindaco sta già parlando con Gravina per avere la possibilità di iscrivere una nuova società al prossimo campionato di serie D. Cos’altro serve a MC per iniziare a fare quello che è giusto? Per dare almeno una parvenza di dignità a ciò che disse sei anni fa di questi tempi: “Sono qui per ridare dignità e competere nel calcio spendendo le cifre giuste, l’ambiente di Brescia deve ritrovare serenità, vengo a lavorare per i tifosi, è questa la mia soddisfazione”.

Da agosto 2017 ad agosto 2023. Trova l’errore. Più d’uno. L’uomo che ha fatto retrocedere le Rondinelle sul campo in serie C dopo 38 anni e senza alcuna penalizzazione (come invece accadde nel 2015), l’uomo che vince in Tribunale e perde sul terreno verde, di cos’altro ha bisogno prima di iniziare a fare mercato in entrata? Rispetto agli altri anni non c’è nemmeno la giustificazione del “prima dobbiamo vendere, sfoltire i ranghi”. L’ha detto spesso nelle scorse estati. Ora non può più: il Brescia ha già perso sei giocatori senza sostituirli se non con ragazzini o comparse. Ne ha fatte di giravolte verbali, l’incantatore di serpenti. Anche se la riammissione non è ancora ufficiale, non può più essere un freno-alibi all’immobilismo durato fin troppo. Sono finite anche le vacanze, da giovedì scorso MC è di nuovo in sella. Si metta al lavoro, si guadagni il pane, che quel pane non è solo suo. Fin che non lo farà, Bresciaingol.com sarà qui a ricordarglielo. Da voce laica, libera, indipendente da certi consolidati poteri.