QUEL CONTINUO DEPAUPERARE IL PARCO GIOCATORI

Brescia. Voglio riallacciarmi all’argomento trattato su questa testata relativo alla posizione di Pace (foto in evidenza) e Garofalo, sbandierati l’estate scorsa come astri nascenti, poi mai considerati validi per il campionato.
In realtà sono cose che succedono un po’ ovunque, ma qui sono diventate una costante con gente, anche pagata parecchio, finita ai margini per diktat presidenziali, con l’avvallo di allenatori disposti a tutto, pur di non contraddire il datore di lavoro. E così sono spariti a ricavo zero i vari Donnarumma e Torregrossa, la stella mai brillata Zmrhal, il flop palyer Balotelli, quello Spalek che ci avrebbe fatto salvare in carrozza, al posto di uno qualsiasi degli occupanti della fascia destra, lasciamo andare via in regalo Labojko, che non è Tonali, ma vale come un intero pullman di Van De Looi e Viviani, per non parlare delle punte di adesso, che siamo rimasti con Bianchi che non segna in campionato da quando c’era il ghiaccio in campo e dal venerabile e insostituibile Ayè, che ha avuto più occasioni di tutti i nomi che ho fatto prima. Eppure è stato licenziato Palacio, uomo che ci avrebbe garantito almeno 5 punti, grazie al suo esempio unito alla classe. E sembra che le lezioni del passato non abbiano fatto giurisprudenza nella mente del Boss, che continua a navigare a vista, continuando  a non lasciare nessuno a fare il mestiere per cui è pagato in autonomia, preferendo mettere sempre il proprio sentire davanti alla ( presunta ) competenza di altri.
Come non ricordare che Arrigo Sacchi, nel meraviglioso Milan che allenò, si mise di traverso col suo Presidente, che non era certo un imprenditore di basso livello, volendo a tutti i costi Rijkaard al posto di quel Borghi, finito poi al Como, di cui Berlusconi era calcisticamente innamorato?
Chiaro che, se si fosse sbagliato, avrebbe fatto le valige il mister, ma così non fu e vedemmo il calcio più bello da parte di una squadra italiana in Europa. 
Altri tempi. E anche altri personaggi, che avevano reciproca stima e anche gli attributi per farsi intendere.
E anche altri giocatori, purtroppo…

Ezio Frigerio