LETTERE AL DIRETTORE: “CELLINO E QUEL DESERTO ARIDO DA LUI CREATO, CHE NON VUOLE VEDERE. ADESSO ALMENO DELEGHI”

Si dovrebbe scrivere “Caro” ma lei non lo è quindi inizierò con un “Presidente”

Presidente, con le sue farlocche idee e ripicche quasi quotidiane in questi sei anni ci ha nemmeno tanto lentamente portato al baratro più profondo, con i suoi metodi autoritari e passati di moda da decenni ormai, ha fatto terra bruciata attorno a sé.
Eppure continua imperterrito nel suo agire in modo che oserei definire demenziale, non ancora pago di quanto sancito dal campo, unico e vero giudice dello sport denominato “calcio”, che ci ha relegato dopo ben 38 anni speso fra serie B e serie A alla serie C adesso tenta la carta dei tribunali ed ha già subito la prima sconfitta sul caso “Reggina”.
Questo lei dall’alto della sua vista panoramica sul deserto arido che ha creato attorno a sé non lo vede, non lo può vedere, ma dopo la beffa della retrocessione che LEI ha sancito ben prima della fine del campionato vendendo tutto il vendibile e non spendendo un solo euro per rinforzare la rosa quando bastava veramente poco per farci salvare, adesso ci sta coprendo di ridicolo, facendo di tutta la città oggetto di scherno da parte di tutta l’Italia.
Ci faccia una favore, deleghi a qualcuno meno incapace di lei, più bravo nella gestione sportiva di lei, più simpatico di lei la direzione del Brescia calcio e vada a vivere a Miami o Londra, o dove vuole lei, per noi non è importante, deleghi e lasci che altri si occupino delle cose qui e chissà che non si riesca nel miracolo di riportarci nelle categorie che più ci competono per blasone, capacità industriale e amore per quella maglia biancoazzurra con la V sul petto da lei tanto vituperata.
E magari appare come per miracolo anche qualcuno che rilevi la società e tolga a tutto il popolo Bresciano il peso della sua presenza, ci faccia il piacere, se ne vada.

Con nessuna stima nei suoi confronti la saluto.

Almo.