LA LETTERA DI ALIBONI: “AL BRESCIA SERVIREBBE UN GRUPPO DI IMPRENDITORI-AMICI COME NEGLI ANNI OTTANTA. UNA MANGIATA IN TRATTORIA PER FAR TORNARE A RUGGIRE LA LEONESSA”

Massa. Roberto Aliboni, portiere del Brescia dal 1983 al 1987, uno degli artefici dello storico doppio salto dalla serie C alla serie A, ha fatto pervenire a Bresciaingol.com la sua lettera dopo la devastante retrocessione delle Rondinelle.

“Sto provando un dispiacere enorme per quanto accaduto. Ora servirebbe che un gruppo di imprenditori bresciani, amici tra loro, prendesse in mano la situazione. Come accadde in quei favolosi primi anni Ottanta. Baribbi, Fasoli, Cervati, Clerici erano soliti ritrovarsi nelle trattorie di Brescia e provincia ed era lì che si tenevano i Cda, si studiavano le strategie, scegliendo allenatori e giocatori. Non deve esserci un solo uomo al centro del gioco, bisogna ricostruire la società per il bene della città, trovare un direttore sportivo che non pensi al suo portafoglio, un allenatore che lavori su una squadra per vincere come fece Orrico che ha creduto in un gruppo e in un gioco poi Pasinato ha trovato la ciliegina con cui rafforzare tutto l’ambiente. Ricordo le cene alla Campagnola, al Master, dove ci trovavamo i mercoledì per poi andare nei Brescia Club. Ne abbiamo fatti di chilometri però lo stadio diventava ogni domenica sempre più pieno. Ricordo il grande Stringa a raccogliere i palloni, serviva anche lui e faceva gruppo. Ci voleva bene come fratelli, anche se a volte lo facevamo arrabbiare nascondendogli proprio i palloni.

Quel gruppo di amici imprenditori era sempre unito, nel bene e nel male. Abbiamo fatto parecchi risultati anche grazie a loro, alla loro unione, erano sempre pronti ad aiutarci, ad esaudire le nostre richieste, che a volte erano dei veri e propri capricci. Uscire dallo stadio Rigamonti e trovare tifose e tifosi sempre con delle parole buone ci diede forza, anche la stampa ci voleva bene nonostante a volte ci tirasse un po’ le orecchie. Bisogna ripartire, rimboccarsi le maniche, da chi vuole il bene del Brescia. Io mi metto in prima fila, se avete bisogno parto e in poco tempo sono lì. Qualcosa della serie C ne capisco e so che è veramente un Purgatorio per una piazza come Brescia. Non sarà facile, bisogna mettere cuore e amore per riportare la Leonessa dove merita di stare. Sono convinto che ricreando un gruppo di amici che amano il Brescia si può fare tanto. Penso che qualche testa matta come la mia, con personalità dura e duratura possa riuscire a ricreare un ambiente bello, sano, nella città, occorre ricreare amore per la V sul petto poi qualche tifoso scalmanato ci sarà sempre, ma sono anche quelli che amano il Brescia alla loro maniera, gente che vuole davvero bene alle Rondinelle.

Con affetto, Roberto Aliboni. FORZA BRESCIA

(Franco Baribbi e Corrado Orrico)