CONFERMATA LA NOSTRA ANTICIPAZIONE: MELONI ESONERATO DA RESPONSABILE DEL SETTORE GIOVANILE, E’ DURATO 420 GIORNI. PROMOSSO AD INTERIM MIGLIORATI, IN ARRIVO DE PAOLA

Brescia. Come vi avevamo anticipato già a fine aprile su queste colonne, Nereo Omero Meloni non sarà più il responsabile del settore giovanile del Brescia. Il Brescia ha ufficializzato la decisione con questo comunicato:

“Brescia Calcio S.p.A. comunica di aver risolto consensualmente il contratto con il Sig. Omero Meloni Nereo. Il Club intende ringraziare Nereo per il lavoro svolto e gli augura buona fortuna per il prosieguo della sua carriera. Assume la carica “ad interim” per il Settore Giovanile il Sig. Migliorati Paolo (nella foto qui sotto, ndr)”. Si parla di rescissione consensuale, ma si tratta di un esonero in piena regola visto che già da un paio di mesi a Meloni era stato comunicato che non sarebbe rientrato nei piani futuri.

Continuano intanto i colloqui tra Massimo Cellino e Luciano De Paola (foto qui sotto). Quest’ultimo è in procinto di entrare nel settore giovanile dove potrebbe diventare il responsabile e/o l’allenatore della Primavera.

Nereo Omero Meloni divenne responsabile del settore giovanile ufficialmente il 13 aprile 2022, è quindi durato 420 giorni. Si presentò con questi concetti in conferenza stampa: “Ringrazio tutti per l’accoglienza, nelle prime tre settimane che sono già state fruttuose mi sono sentito subito a casa. Sono molto felice, molto carico. Iniziai proprio al Brescia 14 anni fa come stagista, tornare oggi mi riempie di orgoglio. La collaborazione con Migliorati è stata fantastica dalla prima chiacchierata. Ci conoscevamo da anni e ritrovarci, nonostante percorsi differenti, è stato molto bello. Io da ragazzo andavo in Curva Nord e per me il settore giovanile del Brescia è da sempre un’eccellenza tecnica e umana. Se non si conoscono le radici è più difficile capire. Io credo molto in questo poi bisogna avere l’onestà di vedere cosa c’è attorno a noi e dove può andare in campo. L’idea della società è quella di un centrocampo a tre, con il trequartista, il play e una difesa a quattro: tutto questo sarà il modello anche del settore giovanile. Il sistema di gioco è però solo una parte del progetto. Bisogna lasciare ai giocatori la capacità di fare quello che viene dal loro talento, con la possibilità di sbagliare. E’ un passaggio fondamentale. Mireremo sempre alla vittoria, è normale, ma deve essere una conseguenza e non un fine di quello che facciamo. Possiamo rubare questo al Barcellona, ma anche al Brescia stesso che da anni ha un’impronta precisa. Condividere gli spazi con la prima squadra è un moltiplicatore di energia e ci rende un club unico in Italia o comunque molto, molto raro. L’età della selezione si sta abbassando sempre più e bisogna adeguarsi. Pensiamo di poter arricchire i ragazzi fin da piccoli. Il percorso va fatto all’interno del club, non fuori. Dobbiamo arricchire anche gli aspetti cognitivi. Eventuali cambi di panchine o staff non sono argomenti all’ordine del giorno. Dobbiamo ancora condividere”. 

Con lui alla guida, dopo l’ottima gestione Botturi, i risultati sono andati via via peggiorando sia come classifiche che come organizzazione e perdita di talenti. Nereo Omero Meloni, l’ennesima meteora passata nel frullatore celliniano.