Direttore, con la presente vorrei scrivere una lettera di ringraziamento a Dimitri Bisoli.
aldilà del risultato sul campo penso che si meriti i ringraziamenti di tutti i tifosi delle V bianche, ricordo quando arrivò a Brescia da Andria e subito notai lo spirito pugnace ereditato dal padre, ma mai avrei pensato che quel giovane avrebbe conquistato il cuore di noi bresciani, piano piano si è ritagliato sempre più spazio e penso a quel goal decisivo con la ternana nella corsa salvezza, al cross per Torregrossa col Trapani, ai goal decisivi per la salvezza del primo anno celliniano. L’anno della promozione fu poi decisivo, con l’apoteosi del goal di Cosenza e lacrime annesse. Ma è stato durante il maledetto 2020, che Dimitri è entrato nel cuore di Brescia e dei bresciani, non dimentichiamo quello da lui fatto durante il Covid, e successivamente ha cominciato ad indossare la fascia di capitano, fascia quanto mai meritata. Quest’anno ha lottato come un leone per salvare il salvabile, una stagione maledetta complicata dalle scelte assurde del presidente, ma Dimitri non ha mai mollato, nemmeno quando veniva messo fuori ruolo o in panchina. Lui è sempre stato lì sul pezzo da vero capitano, ha lottato fino all’ultimo, ha dato tutto per Brescia e il Brescia, capitano coraggioso a guida di una nave sballottata dalle follie di un presidente, con un equipaggio di giovani ragazzi promettenti ma non abituati e pronti alla lotta salvezza, e infatti la presunzione di Cellino ha portato il Brescia allo scatafascio. Ora non so se Dimitri resterà al Brescia oppure le nostre strade si separeranno, di sicuro io lo voglio ringraziare pubblicamente, grazie per aver indossato con orgoglio e merito, la fascia che fu di Egidio Salvi, Stefano Bonometti, Marco Zambelli, Davide Possanzini, Andrea Caracciolo e Roberto Baggio. Grazie Dimitri e ricorda non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta, ed io aggiungo con onore.
Vincenzo Voso