CASTELLETTI: “IL FUTURO DEL BRESCIA CALCIO CONDIZIONATO DA FRANGE VIOLENTE CHE ALLONTANANO IMPRENDITORI POTENZIALMENTE INTERESSATI”. PREFETTO E QUESTORE: “VERGOGNA, I RESPONSABILI SARANNO PUNITI”

Le dichiarazioni delle istituzioni dopo i fatti del Rigamonti, duro il sindaco della città

Brescia. A ogni azione corrisponde una reazione. E così, il giorno dopo gli incidenti che hanno dato vita a una vera e propria guerriglia urbana all’interno e all’esterno del Rigamonti, sono le autorità bresciane a prendere parola (oltre al presidente della Serie B, Mauro Balata). A condannare duramente i tafferugli sono stati il sindaco della città Laura Castelletti, il prefetto Maria Rosaria Laganà ed il questore Eugenio Spina. Il primo cittadino, a margine della festa della Repubblica, ha definito le scene di ieri sera “vergognose e che non c’entrano nulla con lo sport” augurandosi che i responsabili “vengano assicurati alla giustizia”. Castelletti ha successivamente posto in evidenza come avvenimenti simili mettano in crisi la reputazione della città, per di più nell’anno in cui è capitale italiana della cultura: “Brescia ha dato una pessima immagine di sé, che certo non rappresenta la quasi totalità dei bresciani, il nostro spirito e modo di essere. Lo sport è tifo, passione e socialità, chi è violento e impedisce agli altri di vivere serenamente una serata allo stadio va individuato e allontanato da questo tipo di eventi”. Inoltre ha voluto evidenziare come episodi di questo tipo tengano lontano dal club possibili investitori locali “Lo stesso futuro della società del Brescia Calcio rischia di essere pesantemente condizionato da queste frange violente, che allontanano possibili imprenditori potenzialmente interessati”. Altrettanto dure le reazioni del prefetto Maria Rosaria Laganà che ha dichiarato come la città non meriti di fare queste figure, sentenziando il tutto con un inequivocabile “È una vergogna”. Infine il questore Eugenio Spina ha fatto il punto della situazione, definendo “delinquenti e non tifosi” i protagonisti degli scontri e spiegando come al vaglio degli inquirenti ci siano sia i filmati delle telecamere di sicurezza dell’impianto di Mompiano, che i tanti video condivisi sul web dai tifosi presenti allo stadio. 

Solo in serata è invece arrivato un comunicato del Brescia Calcio (https://bresciaingol.com/2023/06/02/il-comunicato-del-brescia-calcio-dopo-i-fatti-di-brescia-cosenza/) mentre tutto tace dal fronte squadra. Nessun giocatore ha rilasciato dichiarazioni o affidato ai social il proprio pensiero a seguito di una dolorosa retrocessione in Serie C dopo ben 38 anni e concretizzata su un terreno di gioco che solo 4 anni fa veniva invaso dai tifosi per festeggiare un ritorno nella massima Serie del calcio italiano atteso otto lunghe stagioni.