OLTRE CHE AI TIFOSI, A CHI INTERESSA DAVVERO QUESTA SQUADRA? IL SILENZIO DI SOCIETA’ E ISTITUZIONI

Tira un’aria strana. Si avvicina il giorno della finale, abbiamo un goal da recuperare e almeno uno da fare in più degli avversari, il pubblico ha risposto come poche altre volte nella storia recente, sicuramente il mister e la squadra stanno preparando la sfida nel migliore dei modi, ma c’è un silenzio imbarazzante da parte della società e delle istituzioni locali. Stupisce il menefreghismo del Comune e di chi lo presiede, che dovrebbe rimarcare la propria vicinanza, mediatica e fisica, per una contesa da vincere ad ogni costo, oltre al fatto che, lo stesso Cellino, è sparito dai radar, ed è il primo interessato in solido. Sembra che interessi solo ai tifosi!
Che la partita sia un importante crocevia del nostro futuro calcistico, lo abbiamo capito tutti, stupisce il fatto che non ci siano arrivati “quelli che contano”. 
E non venite a dirmi che è solo una partita di calcio: che onta sarebbe per tutta la città e la provincia, se finissimo nell’inferno della serie inferiore? Città della cultura: lo sport non fa parte della cultura popolare? Il calcio più di altre realtà di nicchia.
Sembriamo una nobile decaduta, come quegli ex ricchi, ormai con le pezze al culo, che mangiano pane e cipolle, ma con l’argenteria di famiglia. Certo che, i tifosi corsi in massa ai botteghini, soprattutto online, per partecipare a questo evento, molti dei quali quasi mai presenti al Rigamonti, ma che hanno detto signorsì di fronte ad una gara tra le più importanti  della nostra storia, stanno dimostrando di tenerci più di “quelli che contano”, quelli che fanno le passerelle prima delle votazioni, e ora sono troppo oberati di lavoro. Dovremo essere noi tutti a spingere i ragazzi in campo a compiere quest’impresa e, se dovesse accadere, mandare tutti quelli pronti a salire sul carro del vincitore, in quella città del Mar Morto, che nella Bibbia viene associata a Gomorra…

Ezio Frigerio