I TEN TALKING POINTS DEL PLAYOUT

Brescia. Buonasera cari amici e Ben ritrovati a Ten Talking Points, l’unica rubrica che ormai teme per le proprie coronarie e ha già preallertato il cardiologo. Altre considerazioni sull’andata dei playout.

1)   Mentre scrivo il Sudtirol sta eliminando la Reggina guadagnandosi la semifinale playoff, a dimostrazione che se il calcio è un mistero, la serie B è un mistero buffo. Ciò premesso, anche la sconfitta del Brescia in quel di Cosenza resta complicata da capire: i ragazzi di Gastaldello hanno infatti disputato nel complesso un’onesta partita, con un approccio alla partita finalmente buono e qualche occasione clamorosa non sfruttata. Ben più di qualche rimpianto c’è.

2)   Oltre però ai rimpianti, c’è anche qualche demerito: la marcatura su Nasti e Brescianini non è stata sempre efficace. Sono due giocatori difficili da contenere per peso specifico e tecnica, ma non impossibili da reggere. 

3)   Per quanto riguarda i migliori in campo, è molto buona a mio avviso la prova di Karacic e Listkowski. Il terzino australiano sbaglia in marcatura sul gol del Cosenza, però per tutto il resto della gara è concentrato e propositivo e ciò fa arrabbiare ripensando a certe scialbe prestazioni sciorinate in stagione regolare: il terzino a calcio sa giocare. Listkowski è ormai l’uomo chiave di questo finale di stagione: leader silenzioso, ma efficacissimo. 

4)   Non posso credere che l’autonomia attuale di Ayè sia sessanta minuti. O almeno, non ci voglio credere. Comunque sia, se viene sostituito quando non lo merita e resta in campo quando non vede palla, qualcosa di perverso c’è. 

5)   Continua a non convincermi invece Björkengren: ne capisco l’utilità a centrocampo, ma, a mio avviso, ha la tendenza a sparire per lunghi tratti della partita. Non so, forse è il meno indispensabile dei tre portati da Lecce da Alessandro Ruggeri, l’unico per cui, in caso di B l’anno prossimo, non intavolerei una trattativa per il riscatto.

6)   Giorgio Perinetti sembra vicinissimo all’Avellino; dispiace, ma fino ad un certo punto. Il ruolo infatti del direttore sportivo a Brescia è del tutto marginale. Ci tengo però a mostrare pubblicamente il mio apprezzamento per la signorilità dell’uomo Perinetti, forse inadatta per una società (o meglio, una presidenza) che ha divorato senza riguardo, in sei anni di gestione, figure professionali di alto livello. 

7)   In tal senso però è preoccupante il possibile terzo ritorno a Brescia di Francesco Marroccu, figura ormai non più spendibile dopo la gestione sciagurata della faccenda Inzaghi-Lopez-Corini; tornare poi a fare il parafulmine del Megadirettore Galattico, modello film di Fantozzi, non mi sembra il massimo. Ma evidentemente taluni non si pongono determinati problemi. Beati loro. Che gli posso dire. 

8)   Per quanto riguarda la gara di ritorno, inizierei con gli stessi undici dell’andata: non credo sia il momento di particolari cambiamenti. Poi, se sarà necessario fare l’assedio, si potranno sempre mettere in campo gli uomini più adatti. 

9)   Siamo pronti per una partita con il Cosenza tutto dietro la linea del pallone pronto a ripartire e con un Brescia che assedierà, magari in maniera inconcludente? Siamo pronti ad una partita in cui ogni occasione sarà buona per fare fallo o rissa? Siamo preparati ad una partita con probabili perdite di tempo ad ogni contrasto? Siamo consapevoli che potranno esserci centoventi minuti di patimento? Siamo pronti ai rigori? Siamo pronti alla morte (sportiva)? Stringiamoci a coorte, Il Brescia chiamò, sì!

10)  Siamo giunti invece, per ora, alla fine di quello che, comunque andrà a finire giovedì prossimo, è stato per quest’anno il penultimo appuntamento di Ten Talking Points. Ci aspetta una settimana difficile, con tutto in gioco. Il popolo biancazzurro sta rispondendo presente, e ci vorranno, oltre che tutto il nostro affetto, anche tutta la nostra pazienza, per non lasciarci scoraggiare da quella che potrebbe diventare una battaglia di logoramento sportivo. D’altronde contro il Real Madrid delle salvezze miracolose in B, o sei il City, oppure sei destinato a patire. Purtroppo. 

Un abbraccio ed un saluto a tutti i lettori di Bresciaingol.com