SI PUÒ DARE DI PIÙ’. SI DEVE

Brescia sconfitto 1-0 a Cosenza nell’andata del play out. Primo tempo dominato sul possesso, ma senza essere davvero mai pericolosi. Nella ripresa cambia l’inerzia eppure le Rondinelle colpiscono una traversa e si vedono salvare un tiro a portiere battuto prima che Nasti segni il gol partita. Giovedì Primo giugno al Rigamonti bisogna vincere con almeno due reti di scarto altrimenti sarà serie C

Cosenza. Se lo psicologo vi ha suggerito di avere più fiducia in voi stessi, non guardatevi la replica di Cosenza-Brescia. Le Rondinelle illudono e si illudono di poter disporre come e quando vogliono della prima gara di playout, chiudono il primo tempo sullo 0-0 con il 64% di possesso palla, ma in verità rischiano più di subire gol che di mettere un pallone alle spalle di Micai. Quando poi è il momento di schiacciare sull’acceleratore ecco che la Leonessa torna nella tana, regala campo al Cosenza, sfiora il gol nell’unica vera sortita della ripresa, ma si ritrova sotto e si accontenta di limitare i danni rimandando tutto alla gara di ritorno del Primo giugno al Rigamonti. Quando dovrà vincere con due gol di scarto per evitare la retrocessione in serie C. 

(L’occasione più ghiotta del Brescia: sul tiro di Mangraviti, Micai prova a respingere di piede, lo salverà D’Orazio sulla linea)

Possesso sterile. La strada adesso è in salita. Niente di compromesso, ma attenzione a continuare a pensare che il Cosenza sia più debole e in un modo o nell’altro si riuscirà a batterlo. Nel primo tempo il palleggio biancoazzurro dà l’idea di poter imbrigliare i lupi della Sila eppure il Brescia non va al di là dei tiri da fuori area di Karacic, Listkowski e Ayè mentre gli uomini di Viali con Nasti hanno la palla buona, su schema da punizione, ma il centravanti di scuola Milan grazia Andrenacci. 

(I tifosi del Brescia presenti a Cosenza: erano in 120)

L’inizio di secondo tempo è l’antitesi dell’autostima. Anzichè azzannare alla giugulare l’avversario, quelli con la V sul petto iniziano a speculare, perdono tempo sui rinvii di Andrenacci e sulle rimesse laterali. Pessimo segnale, che dà forza e coraggio al Cosenza. E quando sei poco coraggioso finisce anche che gli episodi ti girino contro. Bisoli colpisce la traversa di testa e sul proseguimento dell’azione è Mangraviti che calcia di prima intenzione, D’Orazio salva a portiere battuto. I rossoblù non ricambiano la cortesia e sfruttano la solita amnesia difensiva del Brescia (la peggior retroguardia del campionato prende gol per la settima partita consecutiva, decimo pallone alle spalle di Andrenacci nell’ultimo mese e mezzo): Karacic e il portiere ci mettono del loro sul colpo di testa di D’Orazio, gli altri lasciano Nasti libero di “tapinare”. La prima manche quindi va al Cosenza, trascinato dal bresciano di Erbusco Marco Brescianini, migliore in campo per continuità, strappi in mezzo al campo, cambi di direzione, giocate, cross, un 2000 con ancora un anno di contratto con il Milan che l’ha cresciuto da quando ha 8 anni e che tanto vedremmo bene in biancoazzurro. Il Cosenza, che non batteva il Brescia nel giardino di casa dal 1995, e che non vinceva una partita dall’1 aprile, adesso ha due risultati su tre per restare in serie B. A Bisoli e compagni non rimane che dare di più per salire sull’ultimissimo treno che ancora passa se davvero vogliono salvare questa scalcagnata stagione. Si può dare di più. Si deve. 

(Il bresciano del Cosenza Marco Brescianini e Bjorkengren)

LE METAMORFOSI TATTICHE

Dal 1’ (4-3-1-2)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Huard; Bisoli, Labojko, Bjorkengren; Listkowski; Ayè, Rodriguez.

Dal 21’ st sullo 0-0: Van de Looi per Labojko e Bianchi per Ayè (4-3-1-2)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Huard; Bisoli, VAN DE LOOI, Bjorkengren; Listkowski; BIANCHI, Rodriguez.

Dal 26’ st sull’1-0: Adorni per Huard (4-3-1-2)

Andrenacci; Karacic, Cistana, ADORNI, Mangraviti; Bisoli, Van de Looi, Bjorkengren; Listkowski; Bianchi, Aye.

Dal 35’ st sull’ 1-0: Adryan per Listkowski e Olzer per Bjorkengren (4-2-4)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Adorni, Mangraviti; Bisoli, Van de Looi; OLZER, Bianchi, Aye, ADRYAN.

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