VIALI: “IL COSENZA DEVE RIMANERE IN B PERCHE’ QUESTA GENTE SE LO MERITA”

L’allenatore dei calabresi alla vigilia del play out con il Brescia: “E’ finito il tempo delle chiacchiere, dobbiamo giocare 180 minuti perfetti e cazzuti”

Cosenza. William Viali, in vista dei playout che la sua squadra giocherà per la seconda volta consecutiva, in conferenza stampa predica equilibrio e lucidità, segnalando che il tempo delle chiacchiere è ormai finito. 

A fine stagione di certezze ce ne sono tante: il Brescia come organico è più forte, giocherà il ritorno in casa ma anche che il Cosenza è una squadra che non sa gestire. Ci dobbiamo aspettare una squadra che utilizzerà domani al meglio la propria qualità tecnica?

«Ora è finito il tempo delle chiacchiere. Mi preme sottolineare che questi playout sono stati un sogno rincorso per tanto tempo, ora è il momento di giocarli, più che spiegarli. Sarà un doppio scontro alla pari, vogliamo vivere la partita di domani come se fosse unica, facendo un risultato che possa indirizzare a nostro vantaggio questi playout». 

Ci sono circa 6-7 giocatori che l’anno scorso hanno disputato i playout contro il Vicenza. Cosa possono dare in più questi giocatori?

«Possono aiutare a far vivere una vigilia meno complicata. Non è una partita come le altre, ci giochiamo l’obiettivo stagionale in 180 minuti; chi c’era l’anno scorso ha spiegato ai compagni l’esperienza emotiva che hanno vissuto, facendoli focalizzare sulle cose importanti. Ogni spareggio è diverso, rimane solo l’aspetto ambientale. Bisogna avere anche grande lucidità, penso che soprattutto la gara di ritorno sarà decisiva: domani mi aspetto equilibrio, al Rigamonti si cercherà di romperlo». 

Come sta vivendo questa doppia finale?

«Il mio stato d’animo non è cambiato. La vivo rispetto al percorso di questa squadra: pretendevo che questa squadra vivesse con entusiasmo le situazioni che gli sono capitate, anche quelle, per fortuna poche, più negative con tanto equilibrio. Non siamo una squadra che deve fare calcoli, dobbiamo vivere con sana follia ed entusiasmo. Spero che la mia squadra sarà molto libera, al di là del risultato». 

Ha sciolto i dubbi in attacco? Vincerà chi avrà più cuore?

«Sì, ho le idee molto chiare. Per quanto riguarda la partita, sicuramente sì. Queste partite vanno vissute più che preparate; mantenere lucidità nel momento della sofferenza sarà la chiave per portare questi playout dalla nostra parte». 

Domani si affrontano il peggior attacco e la peggior difesa. Un suo giudizio a riguardo?

«Sappiamo come abbiamo fatto i punti e il Brescia lo sa altrettanto bene. Queste statistiche alla fine del campionato contano poco, sono partite che vanno vissute singolarmente, cercando di essere cinici, sfruttando le occasioni che avremo. L’attenzione e la determinazione faranno sicuramente la differenza. Avremo la nostra gente dalla nostra parte, che verrà sicuramente infiammata e noi dovremo tirargli la benzina addosso, portandoli dalla nostra parte. Una palla impossibile può diventare credibile grazie all’atmosfera». 

Quanti gol potrebbero servire domani per giocare una gara di ritorno tranquilla?

«Secondo me chi farà gol senza subirlo vincerà questi playout. È troppo difficile capire quanti gol serviranno, sto seguendo ad esempio i playoff di C, dove sta succedendo ogni tipo di partita. Se uno pensa di poter risolvere questa qualificazione, che per noi è come una vittoria del campionato, in una sola partita starebbe sbagliando completamente. Bisognerà giocare centonovanta minuti perfetti, o comunque determinati e cazzuti, per potersi salvare». 

Saranno tutti a disposizione domani, tranne Delic e Zarate?

«Esattamente. Ho tutti a disposizione». 

Ha studiato qualcosa di particolare sui calci piazzati, visto che il Brescia è molto abile da quel punto di vista?

«Noi abbiamo una nostra identità, che abbiamo mantenuto lungo tutto il corso della stagione. Riguardo Brescia-Cosenza, ti posso dire che se Vaisanen avesse rinviato, non avremmo subito gol. Altre volte, con dinamiche simili, invece non lo abbiamo preso. L’attenzione è la chiave per partite di questo genere». 

Vede i calciatori sereni mentalmente?

«Li vedo determinati. Tranquilli non lo sono, ma è normale: è un playout. Questa squadra è figlia di un percorso complicato, che è stata brava a rendere quasi semplice. I miei calciatori non hanno mai giocato una partita leggera, conoscono l’importanza delle sfide e hanno la voglia di raggiungere un risultato quasi insperato». 

Il Brescia incassa tanto nel primo tempo, poi nel secondo si accende…

«Lo abbiamo incontrato poco tempo fa, conosciamo le loro caratteristiche. Credo vorrà esaltarle anche domani, cercando di impedirci di fare lo stesso. Tuttavia credo che tutto questo conti poco: siamo nel clou, abbiamo la responsabilità e la coscienza di voler lasciare una categoria importante a gente che se lo merita e che sa quanto tutto ciò sia importante anche per tutto il contesto sociale». 

Nel finale di conferenza, l’addetto stampa annuncia il dato di vendita dei biglietti, ovvero 12.500.