E’ TUTTO UN EQUILIBRIO SOPRA LA FOLLIA

Clamoroso recupero del Brescia che a Palermo, sotto 2-0 alla fine del primo tempo (Brunori e Tutino), ottiene con i gol di Rodriguez e Ayè il pareggio con cui evitare la retrocessione diretta. Play out con il Cosenza: giovedì in Calabria il primo match, l’1 giugno ritorno al Rigamonti

Palermo. Alla fine sembra tutto come nel famoso orologio svizzero: tutto funziona alla perfezione. In realtà è come canta Vasco: è tutto un equilibrio sopra la follia. Nella partita ultima, drammatica, esce il risultato massimo con lo sforzo più grande. Sovrumano. Dopo un primo tempo orribile, nel quale il Brescia non era ancora retrocesso solo per effetto del risultato di Perugia dove il Benevento stava vincendo, nella ripresa Bisoli e compagni recuperano due gol e conquistano quel pareggio che non solo significa play out, ma addirittura con la possibilità di giocare il ritorno in casa grazie alla sconfitta casalinga del Cosenza con il Cagliari. Giovedì sarà già ora di tornare in campo per il primo match in casa dei rossoblù calabresi, il primo giugno ritorno al Rigamonti. E guai adesso a pensare che comunque vada sarà salvezza perchè la Sampdoria non si iscriverà al prossimo campionato di B e ci sarà il ripescaggio per la perdente dei play out. Ed avendo finito a pari punti non scatta nemmeno la regola per cui bastano due pareggi. Bisogna vincere almeno una partita e salvarsi sul campo, ma se il Brescia ha chiuso la stagione regolare conquistando 12 punti in 7 partite vuol dire che può farlo. La cura Gastaldello dice 15 punti in 13 gare. Ora serve l’ultimo tassello. 

(Corini e Gastaldello: nel Brescia della promozione (2019) erano allenatore e capitano)

Pazzo finale. A Palermo di più non si poteva. Un finale di partita, e di stagione, però con il cuore in gola: prima il Perugia ha ribaltato il punteggio poi il Benevento ha segnato il 2-2 infine gli umbri hanno trovato il gol vittoria, in in un modo che offende il calcio e che dovrebbe comunque far aprire subito l’ufficio indagini. Andate a rivederlo, se già non l’avete fatte, e immaginate cosa sarebbe successo se il Brescia fosse retrocesso per quel gol. Cose da pazzi. Eppure sarebbe bastato poco: un episodio, una deviazione, un tocco. Il Palermo ha cullato anche la speranza di giocare il play off nonostante il pareggio, ma la Reggina al 93’ ha spento il sogno. La serie B si conferma il torneo più folle: che dire del Pisa che aveva quasi condannato il Brescia e che si è fatto trafiggere in casa dalla Spal già retrocessa?  

(Tra i 30000 del Barbera, gli oltre 200 bresciani non hanno mai smesso di incitare la loro squadra)

Il match. L’approccio della Leonessa è stato quanto di peggio potesse esserci: 4’ ed era già ko con Brunori e prendersi beffa di Karacic, Cistana e Mangraviti con un paio di tocchi, controllo orientato e palla sotto l’incrocio. In chiusura di primo tempo è arrivato il raddoppio di Tutino, su assist di Brunori con ancora i tre di cui sopra protagonisti negativi. E tra un paio di rigori (uno clamoroso) negati dall’ineffabile Maresca, che riesce a fare danni anche in epoca di Var, e insipienza tutta propria, il Brescia pareva in balia degli eventi. All’alba della ripresa invece in due minuti prima Rodriguez, su assist di Bjorkengren, e poi Ayè, su splendida pennellata in cross di Huard, hanno ridisegnato i colori della speranza. E stavolta il Brescia è riuscito ad evitare di dare il calcio al secchio del latte munto con fatica. 

Ed è già domani. La squadra ha dormito a Palermo e nella mattinata di sabato farà ritorno a Brescia. E’ già tempo di resettare e di sintonizzarsi sul Cosenza. Ancora due partite di passione. Provando, se possibile, a non dover vedere l’inferno in faccia prima di guadagnarsi almeno il purgatorio. 

LE METAMORFOSI TATTICHE 

Dal 1’ (4-3-1-2)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Huard; Bisoli, Labojko, Bjorkengren; Adryan; Ayè, Rodriguez. 

Dal 1’ st sul 2-0: Listkowski per Adryan (4-3-1-2)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Huard; Bisoli, Labojko, Bjorkengren; LISTKOWSKI; Ayè, Rodriguez. 

Dal 23’ st sul 2-2: Bianchi per Ayè (4-3-1-2)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Huard; Bisoli, Labojko, Bjorkengren; Listkowski; BIANCHI, Rodriguez. 

Dal 32’ st sul 2-2: Van de Looi per Bjorkengren (4-3-1-2)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Huard; Bisoli, Labojko, VAN DE LOOI; Listkowski; Bianchi, Rodriguez. 

Dal 42’ st sul 2-2: Scavone per Labojko (4-3-1-2)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Huard; Bisoli, Van de Looi, SCAVONE; Listkowski; Bianchi, Rodriguez. 

(Il gol con cui Brunori aveva portato in vantaggio il Palermo)