CORINI: “GIA’ DOPO IL PRIMO TEMPO NON ERO SODDISFATTO. IL BRESCIA ARRIVA AL PLAY OUT NEL MODO MIGLIORE PER VINCERLO”

L’allenatore del Palermo spiega l’ultima partita e la stagione: “Avevo detto ai ragazzi che la squadra di Gastaldello nel secondo tempo avrebbe messo in campo tutto. Mi sento parte di un percorso di crescita per cercare di portare questo club dove merita già nella prossima stagione”

Palermo. Eugenio Corini è come sempre molto lucido e onesto nell’analisi della partita. 

Come mai questo Palermo a due facce?

“Già il primo tempo eravamo stato solo sufficienti, non all’altezza della crescita della squadra. Avevo detto ai ragazzi che il Brescia avrebbe messo in campo tutto quello che aveva. Avevamo avuto l’allert del gol annullato poi abbiamo preso il 2-1 in uscita e a quel punto poteva succedere di tutto. Mi spiace che non siamo riusciti a mettere in campo tutto quello che avevamo fatto in tani mesi di lavoro, ma è anche giusto dire che per il percorso fatto la Reggina meritava più di noi di andare ai play off”. 

Qual è il bilancio finale della stagione?

“La delusione è grande perchè quando arrivi a un centimetro dal traguardo e poi prendi la musata fa male. So cosa vuol dire indossare questa maglia e le aspettative che hanno i tifosi, non sapevo dove saremmo arrivati, avrei potuto andare avanti con la tiritera del consolidamento, ma so cosa vuol dire rappresentare il Palermo e per questo abbiamo cercato di prendere il play off all’ultimo. Sarei già pronto a ricominciare domani per cercare di portare questo club dove merita. A inizio stagione abbiamo cambiato 20 giocatori, io sono arrivato a una settimana dall’inizio del campionato e anche questo va sottolineato”. 

Come mai è arrivato tardi in sala stampa (alle 23.55)?

“La delusione è tanta, ho voluto capire, parlare con la direzione tecnica e capire dove vogliamo portare tutti questo club dove merita. Il nostro rammarico è quello dei 30 mila che ci hanno spinto. All’intervallo avevo detto ai ragazzi che non stavamo facendo quello che dovevamo per il lavoro di dieci mesi nonostante il doppio vantaggio. Il Brescia ha spinto come era normale perchè sta cercando di conquistare un grande risultato, storico”. 

Non c’è il rischio che resti negli occhi solo quest’ultima partita?

“Ci sta, la delusione è grande. So cosa vuol dire lavorare qua e quali sono le ambizioni della tifoseria. Abbiamo raggiunto la salvezza a due giornate dalla fine, in un campionato incredibile dove a pochi secondi dalla fine eravamo comunque ai play off con un pareggio e dove il Pisa ha perso con la Spal retrocessa. Le esperienze ti fortificano se le sai declinare nel modo giusto. Siamo stati resilienti in dieci mesi, mi spiace solo non aver portato tutto il lavoro della stagione in quest’ultima gara. Sappiamo però cosa ci serve fare, cosa dobbiamo fare nella prossima stagione”. 

Cosa serve per fare un salto di qualità?

“Il Palermo ha vinto due volte la B negli ultimi vent’anni. La prima ero in campo ed era una super squadra. La seconda volta ha vinto con Iachini in panchina ed era ancora una super squadra. Dentro mi sento un processo, una crescita con la direzione tecnica e sappiamo cosa fare”. 

Come valuta i due gol presi?

“Sul primo gol è stato bravo il Brescia con una grande giocata, ha fatto un bellissimo gol. Nel secondo hanno fatto un grande cross e poi un bel gol di testa”. 

Come vede il Brescia nel play out con il Cosenza?

“Il Brescia ha ripreso forza, ha avuto una grande ripresa dopo una difficile parte centrale di campionato, ha ritrovato lo spirito giusto. Sapevo che aveva idee e spirito, dovevamo ammazzare la partita e non ci siamo riusciti. Il Brescia è in ripresa, a questo play out ci arriva nella maniera giusta per vincerlo”.