Alla vigilia di un match fondamentale, l’allenatore del Brescia sprona i suoi giocatori: “Sanno che si giocano tanto per questa piazza, ma anche per la loro carriera. La nostra gente ci spingerà, ma non importa se iniziamo sotto la Nord o se attaccheremo lì sotto nel secondo tempo, bisogna andare da subito a mille all’ora. E’ tornato il momento di Karacic, mi aspetto una bella risposta: nessuno vince le partite da solo. Adryan non gioca una gara intera da tantissimo tempo, importante è che dia tutto fin che può e vedremo se partirà dall’inizio oppure entrerà dopo. Il Pisa viene da quattro sconfitte consecutive, ma meritava di più”
Torbole Casaglia. Daniele Gastaldello si presenta alla vigilia della partita più importante della stagione cercando di trasmettere serenità, convinzione e consapevolezza.
Mister, domani serve prima di tutto un Brescia che scenda in campo senza la paura del primo tempo di Parma ?
“Ci aspetta una partita come quella con il Cosenza, è quasi come una finale. Ci giochiamo tanto. Dobbiamo far di tutto per ottenere i tre punti. Non voglio vedere una squadra che ha paura di giocare e non trasmetterò certo questo. Non ne abbiamo mai avuto paura nemmeno in altre partite difficili, non vedo perchè dovremmo averne adesso”.
Non crede che questa gara sia più importante e delicata anche di quella con il Cosenza? Se va male poi resta solo la trasferta di Palermo in un clima bollente e contro una squadra che avrà bisogno di punti play off, perdere con il Pisa vorrebbe dire rischiare di retrocedere direttamente…
“No, non è diversa da quella con il Cosenza. Quella settimana fu anche più difficile di questa eppure nel secondo tempo tirammo fuori una partita importante. Mi aspetto che la mia squadra faccia di tutto per mettere in difficoltà il Pisa”.
La sconfitta di Parma ha tolto entusiasmo dopo il filotto dei 10 punti in 4 partite?
“No. Anzi. In settimana ho visto una squadra che ha voglia di recuperare i punti persi a Parma. Sapevamo che affrontavamo una squadra costruita per andare in serie A. E adesso ne affrontiamo una simile”.
Che Pisa si aspetta?
“Vengono da quattro sconfitte di fila, ma meritavano di raccogliere di più. Sono una signora squadra, che lotta per entrare nei play off, davanti ha giocatori che conosciamo bene. Dovremo stare dentro la partita anche mentalmente perchè questo match ci porterà via tante energie psicologiche”.
Com’è la situazione in infermeria?
“Mancano i due infortunati di domenica. Per Jallow siamo però contenti perchè pensavamo che l’infortunio fosse più grave, Galazzi ha ancora noie muscolari. Per il resto non abbiamo recuperato nessuno di quelli che non c’erano a Parma. Siamo un po’ in emergenza. Ho visto giocatori che mentalmente sono pronti. Mi spiace per chi non c’è, ma sono fiducioso per chi c’è a disposizione. Stiamo bene fisicamente”.
In realtà avete recuperato Karacic, che a Parma non c’era. La sua stagione, dopo il Mondiale, è stata deludente. Che risposta si aspetta se lo farà giocare al posto di Jallow?
“Ha giocato l’ultima volta a Ferrara. E’ rimasto fuori perchè ho fatto una scelta su Jallow, ma Fran si è sempre allenato bene. E’ arrivato il suo momento, dovrà dimostrare di aiutare la squadra, nessuno qui può risolvere le partite da solo. Mi ha già dato tanto dal punto di vista settimanale, ora mi aspetto che i sacrifici che ha fatto non giocando mai lo portino a togliersi delle soddisfazioni nelle partite che giocherà”.
Gli assenti sono soprattutto sulla trequarti, è lì il problema principale?
”Questo è il bello e il brutto del calcio. Toglie giocatori, ma dà possibilità a chi non se l’aspetta. Chi gioca sa che se lo fa bene vale per la sua carriera e per questa piazza, che si gioca tanto”.
E’ un Pisa che gioca in modo molto offensivo, come pensa di affrontarlo?
“Hanno molta scelta, hanno cambiato tanto davanti. Ogni calciatore ha una propria identità, c’è gente con caratteristiche tutte diverse. Non sappiamo chi partirà titolare, ma noi vogliamo fare la partita perchè abbiamo bisogno di questi punti. Dal primo minuto bisogna andare a prendersi la vittoria con grande fame”.
Meglio attaccare subito sotto la Nord visto quanto fu determinante nel secondo tempo con il Cosenza?
“Bisogna chiederlo a Bisoli, è lui che va al sorteggio. La nostra gente è importante perchè ci spinge, ma che si attacchi da una parte o dall’altra è ininfluente. Chi giocherà dal primo minuto deve andare a mille all’ora”.
Come sta Adryan?
“E’ arrivato a fine gennaio, aveva bisogno di rimettersi in forma. Ha qualità, personalità per fare la giocata personale o mettere il compagno davanti al portiere. E’ una carta da giocare. Subito o in corsa, vedremo”.
E’ aumentata la sua autonomia?
“Non gioca una partita intera da tantissimo. Non mi interessa che uno abbia i 90’ oppure no, importante è che dia tutto e quando non ce la fa più può chiedere il cambio”.
Il Pisa ha tanti ex, può essere un vantaggio per i vostri difensori che li conoscono bene?
“Non ci sono solo gli ex in campo, che pure conosciamo per filo e per segno, ci sono tanti giocatori che vogliono far bene per portare la squadra ai play off”.
La vittoria del Cittadella sul Benevento ha alzato la quota play off?
“Si. Ma pensiamo a vincere noi. Poi vedremo la classifica”.