GASTALDELLO: “CONTRO UN PARMA COSTRUITO PER LA SERIE A DOVREMO METTERCI PERSONALITA’ E DIFENDERCI MOLTO BENE. POTREI CAMBIARE QUALCOSA…”

A poche ore dal match del “Tardini”, l’allenatore del Brescia: “Sarà una gara fisica, un orgoglio avere al nostro fianco tanti tifosi. Listkowski non è disponibile, Galazzi si è allenato a singhiozzo, Adryan lunedì ha fatto fatica fisicamente. Non voglio certo cambiare un blocco di giocatori che ci ha portato dei bei risultati, ma qualche variazione ci può stare”

Torbole Casaglia. Daniele Gastaldello, alla vigilia della delicata sfida contro il Parma, preannuncia qualche possibile novità dal punto di vista tattico e sottolinea come saranno importanti sia la fase difensiva, sia soprattutto la fase di gestione del pallone. 

Poche squadre hanno fatto meglio del Brescia in questo finale di campionato, ma una di queste è proprio il Parma. È la partita tra le ultime tre che ti preoccupa di più?

«La nostra idea è giocarci tutte le partite, non me ne preoccupa una in particolare. Sicuramente la gara di domani sarà molto difficile, perché affrontiamo una squadra che fa della qualità tecnica la propria arma principale. Bisognerà stare attenti, difendersi molto bene ed aiutarsi a vicenda: hanno infatti dei giocatori davanti che con una giocata possono risolvere la partita. Sarà una gara fisica, molto dispendiosa; alla mia squadra chiedo personalità con il pallone, di tenerlo il più possibile». 

Sono tutti a disposizione?

«Sì, tranne Listkowski e i lungodegenti. Qualcuno non è al top fisicamente, però in generale stiamo bene. La squadra ha lavorato bene, peccato aver avuto una settimana corta, però in questo periodo bisogna solo mantenere la condizione fisica e pensare più che altro alla preparazione della partita. Ci sarà bisogno di tutti, anche dalla panchina».

Che effetto ha avuto su Adryan il gol fatto?

«Era molto tempo che non giocava, ha fatto fatica e al sessantesimo aveva i crampi; bisogna dosarlo. Dal punto di vista dell’umore sono convinto sia contento, ma come tutti coloro che hanno avuto spazio, prendendosi delle soddisfazioni. Chiedo molto durante la settimana, però vedo che tutto ciò viene ripagato». 

È cambiato qualcosa nella gestione delle palle da fermo?

«Credo molto nel lavoro, bisogna provarci ed allenarsi. Noi lo facciamo due giorni a settimana, in uno proviamo le palle inattive a favore e nell’altro quelle contro. Ciò sta dando i suoi frutti. Se uno ci crede e fa il movimento a duecento all’ora, è più facile che segni. Proponiamo delle cose, ma sono i ragazzi a crederci al cento per cento». 

Come sta Galazzi?

«Si è allenato un po’ a singhiozzo, però è un giocatore a disposizione. Vediamo, abbiamo visto delle risposte positive da parte di qualche giocatore, possono esserci delle novità». 

Il Brescia nelle ultime giornate sta avendo anche un atteggiamento diverso ad inizio gara…

«Purtroppo, contro il Cosenza non è stato così (ride, ndr). Avevamo preparato un piano partita aggressivo, ma non siamo riusciti a metterlo in atto. Mi è piaciuto però lo spirito che hanno avuto i ragazzi nella mezz’ora in cui abbiamo sofferto; nel secondo tempo siamo poi venuti fuori, facendo la nostra partita. Il Parma è costruito per andare in serie A, ci vorrà rispetto ed attenzione: se gli concederemo qualcosa, ci punirà».

La situazione attuale è il frutto del reale valore del Brescia?

«Penso vi siate resi conto tutti quanti di ciò che è stato quest’anno: credo che i ragazzi abbiano sofferto, però ora stanno avendo il carattere per uscirne. Ci sta di vivere un anno con situazioni delicate, ma bisogna avere la forza di cambiare le cose». 

Domani ci saranno più di duemila bresciani al Tardini. Potranno essere un fattore, così come contro il Cosenza?

«Assolutamente sì. È un orgoglio per noi vedere l’entusiasmo della gente, vuol dire che ce lo stiamo meritando. Però non abbiamo fatto nulla, non siamo salvi, la spinta del pubblico deve spingerci alla salvezza. Non abbiamo fatto ancora nulla, la nostra concentrazione deve essere sul campo. I nostri tifosi ci sostenevano quando le cose andavano male, anche domani saranno dietro di noi a spingerci». 

Ci possono essere novità anche dal punto di vista tattico?

«Non mi va di anticiparvi tutto, altrimenti non ha senso preparare le partite (ride, ndr). Qualcosa cambierà, un blocco di giocatori ci ha dato dei risultati importanti quindi non mi va di cambiarlo, però qualche variazione ci può stare». 

Cinque punti bastano nelle ultime tre partite?

«Te lo saprò dire dopo Palermo (ride, ndr). Non lo so, io voglio farne nove. Non mi piace fare calcoli, non voglio guardare gli altri. Non lo facevo da calciatore e a maggior ragione non lo faccio adesso da allenatore. Tra l’altro non vedo una squadra in grado di fare calcoli, i dati ci dimostrano che più portiamo gli avversari in area, più subiamo». 

Contro il Cosenza il Brescia ha usato anche la testa…

«Sono d’accordo. Il Brescia ha tenuto, concedendo solo un’occasione su un nostro errore. Domani sarà importante quando avremo la palla noi, ci vorrà personalità e sapersi muovere, come abbiamo fatto per larghi tratti contro il Cosenza».