Le Rondinelle scendono in campo per ultime nella terz’ultima giornata: per riguadagnare il sest’ultimo posto devono vincere a Parma (questa domenica ore 16.15)
Brescia. Tutto dalla vita non si può avere. E già non dover dipendere dagli altri, evitare di dover dire sempre e comunque “signorsì”, è un patrimonio da tenersi stretto fin che si può. Citando un brano di “Tutto su mia madre”, film da Oscar di Pedro Almodovar: “Costa molto essere autentici, ma uno è autentico quanto più assomiglia al sogno o all’idea che aveva di se stesso”.
Tutto nelle proprie mani. Dopo la vittoria sul Cosenza, il Brescia si è guadagnato il diritto ad essere padrone del proprio destino. Dover scendere in campo per ultimo nella terz’ultima giornata di regular season (questa domenica alle 16.15 a Parma) significa però dover anche fare i conti con i risultati delle dirette concorrenti alla salvezza. Che sono stati in parte buoni (la debacle interna del Perugia con il Cagliari nell’anticipo di venerdi), in parte discreti (vedi il pareggio interno del Cosenza con il Venezia, la sconfitta della Spal a Palermo anche se era meglio un pari dato che all’ultima giornata le Rondinelle vanno in Sicilia e i rosanero di Corini sono ora più che mai in corsa play off) e in parte meno buoni (la vittoria del Cittadella sul Benevento, con quest’ultimo che sarebbe già retrocesso nel caso in cui il Brescia facesse punti a Parma). Il Brescia è passato così dal sest’ultimo al quart’ultimo posto, ma con appunto una partita in meno che potrebbe rimetterlo in carreggiata, anche se arrivando alla pari con il Cittadella avrebbe la differenza reti globale a sfavore (-8, due pareggi negli scontri diretti). Non è quindi il momento di fare troppi calcoli. Sia pareggiando (agganciando così il Cosenza con cui il doppio scontro è a favore) che vincendo al “Tardini” con il Parma (raggiungendo il Cittadella di cui sopra), Bisoli e compagni sarebbero quint’ultimi, ma è chiaro che due punti in più farebbero tutta la differenza del mondo. Anche per allontanarsi il più possibile dalla zona retrocessione diretta (+2 sul Perugia, davanti alla Leonessa in caso di arrivo alla pari con il Brescia), che fino a prova contraria deve essere l’obiettivo primario. Niente calcoli quindi e provare a vincere si dive. Anche se, con tutti il rispetto per Ternana, Spal, Reggina e Cosenza, l’asticella stavolta si alza notevolmente.
L’avversaria. Il Parma è squadra costruita, per il secondo anno di fila, per raggiungere la serie A. Dopo il fallimento totale dell’anno scorso, quest’anno non è mai riuscita ad inserirsi nella lotta per i primi due posti (a proposito: complimenti al Genoa che raggiunge il Frosinone in A), ma quest’anno può provarci tramite i play off che dovrebbero essere al sicuro (+5 sulla nona). La vittoria del Sudtirol a Terni allontana i sogni di quarto posto (quello con cui si evita il primo turno dei play off) per i ducali (-5 dal Sudtirol), che possono ancora chiudere quinti (-3 dal Cagliari) e comunque devono difendere almeno il sesto posto che consente di giocare in casa la prima gara della post season. Chi pensa a un Parma con la testa già alla seconda fase è quindi fuori strada. Ci sarà un’atmosfera frizzantina al Tardini per via della celebrazione dei 30 anni della Coppa Coppe con la presenza di calibri come Asprilla, Brolin, Scala, Grun e chi più ne ha, più ne metta. Sugli spalti dovrebbero essere in circa diecimila, ma quasi tremila saranno bresciani (2324 il dato ufficiale del settore ospiti, ma non essendoci limitazioni i bresciani saranno ovunque). Per un’altra, meravigliosa risposta del popolo biancoazzurro, che nel momento del bisogno ha risposto presente. E se i 10000 del Rigamonti, e il fatto di aver potuto attaccare sotto la Nord nel secondo tempo, con il Cosenza sono risultati fattori determinanti, beh avere un seguito di questo tipo anche a Parma può avere la sua grande importanza.
Probabili formazioni. Nel Parma dubbi in ogni settore. Pecchia ha un’ampia gamma di scelta.
Gastaldello continua a cullare l’ultimo dubbio della vigilia: chi insieme al rientrante Rodriguez tra Adryan, Galazzi e Ndoj alle spalle di Ayè ? I convocati sono 20: oltre a chi ci si aspettava saltasse questa trasferta, si è aggiunto all’ultimo anche Karacic, ufficialmente infortunato.
PARMA (4-3-3): Buffon; Del Prato, Osorio, Balogh (Circati), Ansaldi; Juric (Sohm), Estevez, Bernabè; Man (Zanimacchia), Vazquez, Benedyczak. All. Pecchia
BRESCIA (4-3-1-2): Andrenacci; Jallow, Cistana, Mangraviti, Huard; Bisoli, Labojko, Bjorkengren; Adryan (Galazzi, Ndoj), Rodriguez; Ayè. All. Gastaldello
Vivetela con noi. Saremo in diretta video sulle pagine Facebook di Bresciaingol e di Cristiano Tognoli dall’esterno dello stadio “Tardini” dalle 14.45 così come nell’intervallo e a fine partita. Su queste colonne la cronaca testuale, a seguire subito il tabellino con voti e poi interviste, commento, pagelle e giudizi, foto del match.