GASTALDELLO: “NEL PRIMO TEMPO ERAVAMO LUNGHI, LA PARTITA E’ CAMBIATA QUANDO SIAMO ANDATI AD AGGREDIRLI ALTI. A 42-43 PUNTI POTREBBE ESSERCI LA SALVEZZA DIRETTA”

L’allenatore del Brescia sulla vittoria con il Cosenza e le prospettive future: “Non abbiamo fatto ancora nulla, io voglio festeggiare il 19 maggio. Io sapevo cosa può dare il tifo bresciano, ora lo sanno anche i ragazzi nuovi”

Brescia. Daniele Gastaldello ha messo un’altra tacca nella corsa alla salvezza del suo Brescia. Partita sofferta, vittoria preziosissima.

Mister, un tempo per uno e risultato giusto?
“Gli ultimi risultati di Brescia e Cosenza sono il frutto di quanto visto oggi: è stata una bella partita, equilibrata, sono contento perchè abbiamo vinto noi. Nel primo tempo abbiamo sofferto poi siamo andati ad aggredirli alti e la gara è cambiata. Faccio i complimenti al Cosenza per come sta e per come gioca”.

Siete riusciti a vincere nonostante mancasse mezza squadra…
“E’ stata la vittoria di quello che chiedo ai ragazzi e cerco di trasmettere. A parole è facile, ma poi uno deve dimostrare e se un giocatore mi fa vedere che sta bene e crede in quello che stiamo facendo poi c’è la possibilità per tutti di giocare. Mi è spiaciuto per chi si è fatto male alla vigilia, ma sono contento per chi ha avuto la possibilità di rendersi utile e dimostrare. Non abbiamo fatto ancora niente, io voglio festeggiare il 19 maggio”.

Può fare il report dall’infermeria?
“Listkowski e Olzer si sono fermati nella rifinitura, valuteremo con degli esami. Non voglio sbilanciarmi perchè non conosco la reale entità degli infortuni. A Parma rientreranno gli squalificati Rodriguez e Ndoj, Galazzi e Bianchi oggi sono partiti dalla panchina perchè avevano fatto solo due allenamenti col gruppo”.

In fondo alla classifica si stanno verificando parecchi pareggi, la quota salvezza si sta abbassando?
“Non so, l’anno scorso a quest’ora saremmo stati già quasi salvi… Con 42-43 punti potrebbe esserci la salvezza diretta, ma non mi pongo limiti. Quello che facciamo non è frutto del caso, tanti episodi adesso ci girano bene, ma non è casualità”.

Come mai tutta quella sofferenza nel primo tempo?
“Loro ci hanno messo in difficoltà per come palleggiavano bene, noi eravamo lunghi con i tre attaccanti e non riuscivamo a portare il pressing alto. Poi ci siamo accorciati e li abbiamo costretti a buttare palloni in avanti. Nell’intervallo ho chiesto ad Adryan e Niemeijer di giocare più tra le linee. Abbiamo fatto bene sulla catena di destra con Niemeijer e Bisoli. Sapevo sarebbe stata una gara rognosa”.

Quanta importanza ha avuto il pubblico?
“Adesso anche i nuovi si sono accorti cosa è Brescia. Io lo sapevo bene, è un piacere che siano ritornati in tanti allo stadio, spero ci seguano in tanti anche a Parma, faremo il possibile per continuare a renderli orgogliosi di noi”.