I PREZZI BASSI, CELLINO E L’OCCASIONE PER… CHIEDERE SCUSA

Per la partita con il Cosenza anche lo spogliatoio biancoazzurro ha chiesto al presidente di agevolare il pienone al Rigamonti e per l’imprenditore sardo potrebbe essere l’occasione di riparare, almeno in piccola parte, ai tanti errori commessi in questi anni nella gestione del club

Brescia. Nell’immediato dopo partita di Reggio Calabria, il telefono di Massimo Cellino ha cominciato a squillare con sempre più insistenza. Chiamate e messaggi con una richiesta ben precisa per il Lider Maximo: “Presidente, abbassi i prezzi per la partita del Primo maggio con il Cosenza e vedrà che il Rigamonti tornerà a popolarsi come l’anno della promozione, ricorda?”. Anche un paio di giocatori, i più rappresentativi dello spogliatoio biancoazzurro, hanno quasi supplicato il loro datore di lavoro di fare tutto ciò che è nelle sue facoltà per portare più gente possibile allo stadio nello scontro diretto con i rossoblù calabresi”, perchè ne abbiamo bisogno pres”. 

Come sempre non c’è cosa peggiore da fare, purtroppo, con Massimo Cellino che cercare di mettergli in testa un’idea (seppur meravigliosa come in questo caso) che non sia stata partorita dalla sua di testa. Bisogna fare in modo che quell’idea sia sua e sua soltanto. Al presidente del Brescia non interessa infatti che sia quella giusta, e che in questo caso serva anche per tutelare un suo patrimonio che in C verrebbe svilito (anche se l’uomo, non preoccupatevi, sa fare business in ogni categoria); con lui occorre far sì che una decisione diventi tale solo dopo che il suo cervello si sia convinto di averla pensata per primo. Le esigenze di classifica, però, a questo punto sono le più impellenti e riempire il Rigamonti come non succede ormai da oltre tre anni (serie A, pre Covid) sarebbe un gran bel prodromo per affrontare al meglio una finale di Champions League in salsa bresciana; perchè questo sarà la gara contro i lupi della Sila di Viali. Il Pnrr del Brescia, il piano nuovo di risalita e riscatto, deve essere approvato lunedi Primo maggio. Altrimenti le ultime tre tappe con Parma, Pisa e Palermo rischiano di diventare solo un passaggio pro forma di scartoffie. 

Senza bisogno che nessuno glielo suggerisca, Massimo Cellino dovrebbe capire che il gesto di abbassare i prezzi in questo finale di stagione sarebbe anche un modo per chiedere scusa ai tifosi bresciani per i pasticci (eufemismo) che da anni commette alla guida della loro squadra del cuore; lui, che da quando è a Brescia non ha dimostrato di saper chiedere scusa, parola che non rientra nel vocabolario e nelle linee comportamentali di un hombre che si crede vertical, ha questa grande occasione per pulirsi l’anima calcistica. E combattere la battaglia più importante, per una volta al fianco di un popolo dal quale ha voluto affrancarsi (chissà poi perchè…) fin dal suo arrivo in città.  

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