GAMBE IN SPALLA

Il Brescia riprende per due volte la Spal e resta in corsa per puntare almeno al play out distante ora 3 punti. Ayè e Olzer rispondono alla doppietta di Maistro. A cinque giornate dalla fine resta la speranza

Ferrara. Subito le notizie positive, giusto per non perdere speranza, autostima e convinzione: aver recuperato due volte lo svantaggio (un inedito per quest’anno), 4 punti in 2 partite (non accadeva da un girone fa: pari a Terni e vittoria proprio sulla Spal al Rigamonti), una lunghezze rosicchiata sul quart’ultimo posto. E ora quelle negative: non essere riusciti a vincere una partita dove il Brescia ha prodotto occasioni da gol come mai in questo disgraziato campionato, ancora errori difensivi puerili, una giornata in meno da giocare, il penultimo posto che rimane tale a 450′ dalla fine della stagione, il quart’ultimo posto distante 3 punti (il -2 dal Perugia va letto infatti nell’ottica dello scontro diretto, sfavorevole per Bisoli e compagni) e il quint’ultimo lontano 5 lunghezze, che non è un dato marginale perchè per fare almeno il play out il Brescia a fine stagione dovrà avere non più di 4 punti di distacco dall’eventuale avversaria della post season.

(Il colpo di testa con cui Maistro aveva portato avanti la Spal per la seconda volta)

Un pareggio pirotecnico (giusto) e lo scenario da qui alla fine. Insomma siamo sempre qui a maneggiare un bicchiere che nemmeno Gastaldello ammette di non riuscire a capire se sia mezzo pieno o mezzo vuoto. Il tecnico biancoazzurro si coccola (e fa bene) il carattere e la mentalità di una squadra, che altre volte si sarebbe sciolta dopo aver subito gol già al 38esimo secondo e non avrebbe avuto la forza di reagire per la seconda volta dopo aver mancato il colpo del ko ed essendosi ritrovata sotto a meno di un quarto d’ora dalla fine. Alla fine il pareggio è giusto. Il Brescia ha avuto con Rodriguez, Jallow (e Bisoli in tap in) le occasioni per andare avanti 1-2 andando a sbattere contro l’ex Alfonso, ma anche la Spal può recriminare per una traversa di Moncini e l’ultima chance, al 92′, sempre con l’ex Benevento. Se la Leonessa avesse perso questa partita sarebbe virtualmente fuori dai giochi e invece così non solo si è mantenuta a -1 dalla Spal, ma ora ha anche gli scontri diretti a favore con gli estensi. Chiaro che tutto questo non basta, ma nell’aria c’è una ritrovata compattezza di tutto l’ambiente. Tra i 10.000 del Mazza si sono fatti sentire, eccome, gli 800 tifosi bresciani e guardandoli come tifavano, come ci credevano, dalla nostra postazione in tribuna stampa abbiamo capito che con tutta quell’energia positiva non era, non è ancora finita. E mentre invitiamo Cellino a valutare il fatto che senza di lui allo stadio il Brescia ha ottenuto 4 punti nelle ultime 2 partite (stia, stia pure a casa a guardarsi le partite in tivù e a rilasciare interviste a Report…), questa domenica alle 11 le Rondinelle saranno già in campo per il primo allenamento di un’altra settimana corta che porterà alla gara di venerdì a Reggio Calabria (ahi, quanto risultano improvvide le dichiarazioni del dg Micheli che il 23 febbraio chiese in un’assurda conferenza stampa l’esclusione dei calabresi dal campionato per irregolarità amministrative per altro ancora da dimostrare…). Quello del “Granillo” sarà un nuovo appuntamento cruciale, da non sbagliare in un turno che proporrà anche Cittadella-Genoa, Modena-Spal e soprattutto Perugia-Cosenza, per poi giocare con il Cosenza al Rigamonti e farla diventare come una finale di Champions League.

(Grande tifo degli 800 bresciani al “Mazza”)

Lotta salvezza, da qui alla fine

METAMORFOSI TATTICHE

Dal 1′ (4-3-2-1)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Jallow; Bisoli, Labojko, Bjorkengren; Rodriguez, Listkowski; Ayè.

Dal 2′ (4-3-1-2) Sull’ 1-0 per la Spal

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Jallow; Bisoli, Labojko, Bjorkengren; Listkowski; Rodriguez, Ayè.

Dal 16′ st: Bianchi e Ndoj per Rodriguez e Listkowski sull’ 1-1 (4-3-1-2)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Jallow; Bisoli, Labojko, Bjorkengren; Ndoj; Bianchi, Ayè.

Dal 32′ st: Olzer per Labojko sul 2-1 per la Spal (4-2-4)

Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Jallow; Bisoli, Bjorkengren; Olzer, Bianchi, Ayè, Ndoj.

Dal 43′ st: Niemeijer per Ayè sul 2-2 (4-3-1-2)
Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Jallow; Bisoli, Bjorkengren, Ndoj; Olzer; Bianchi, Ayè.