LITE SULLE SPESE DI GESTIONE DEL TRAFFICO DURANTE I MATCH AL RIGAMONTI: BRESCIA CALCIO E COMUNE IN TRIBUNALE

Il contenzioso è sulle due partite di play off dell’anno scorso con Perugia e Monza per un totale di seimila euro

Brescia. Nuova grana giudiziaria per Massimo Cellino e il Brescia calcio. Come svela il quotidiano Bresciaoggi, il Comune di Brescia richiede il pagamento delle spese dei servizi per la gestione del traffico delle partite che si giocano al Rigamonti. L’articolo 22 del decreto legge del 24 aprile 2017 stabilisce infatti che nelle manifestazioni di natura privatistica che incidono sulla sicurezza e sulla fluidità della circolazione, le spese debbano essere a carico del soggetto organizzatore.

Il Brescia calcio però non vuole pagare e per bocca del direttore generale Luigi Micheli dice: “E’ un servizio richiesto dalla Questura e non dal Brescia calcio quindi non vediamo perchè dobbiamo essere noi a coprire la spesa”. Si tratta in particolare delle due partite di play off del maggio scorso con Perugia e Monza per un totale di seimila euro.

Già in passato c’erano state vertenze di questo tipo e pare che il Comune di Brescia abbia riscosso i crediti tramite pignoramenti. Il direttore Luigi Micheli, in una conferenza stampa di un paio di mesi fa, aveva detto apertamente che Cellino era stato costretto “a firmare un contratto capestro con il Comune”. Quest’ultimo ha inoltre proposto al Brescia calcio di stipulare un accordo con pagamenti forfetizzati, come avviene a Bergamo per le partite interne dell’Atalanta, ma dal club di Cellino non c’è stata risposta.

A questo punto non resta che dipanare la matassa in Tribunale. Un ennesimo strappo tra Comune di Brescia e Brescia calcio e un’ennesima grana giudiziaria per Massimo Cellino.

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