BRESCIA, C’E’ ANCHE IL PROBLEMA DEGLI SCONTRI DIRETTI E DELLA DIFFERENZA RETI GLOBALE

Rondinelle sotto nei due match con il Perugia (quart’ultimo) e quindi la distanza è in realtà di 7 e non 6 punti. Meno 7 dal Cosenza (quint’ultimo) con il quale Bisoli e compagni devono ancora giocare il ritorno in casa dopo l’ 1-1 dell’andata

Brescia. Quando mancano sette giornate alla fine del campionato, il Brescia deve fare prima di tutto la corsa sul quart’ultimo, quello che garantisce almeno i play out. Le Rondinelle hanno 28 punti e sono ventesime (ultime), al diciassettesimo posto (quart’ultimo) c’è il Perugia con 34 che ieri ha perso 3-1 in casa con la Reggina. Il -6 di Bisoli e compagni è in realtà un -7 perchè gli scontri diretti hanno visto il Brescia vincente 2-1 in casa e sconfitto 4-0 al Curi.

Vale quindi la pena ricordare il regolamento:

“Così come disposto da una deroga alle NOIF, il regolamento dà priorità agli scontri diretti (con eventuale classifica avulsa se le squadre a pari punti sono più di due) e ai gol segnati negli stessi. In caso di parità nella differenza reti negli scontri diretti (NON valgono i gol in trasferta, ndr.) si passa alla differenza reti generale. In caso di ulteriore parità, si tiene in considerazione il numero totale di reti segnate. Se anche il numero totale di gol fatti è pari, si procede al sorteggio”.

Con il Perugia il Brescia ha quindi una vittoria per parte, ma 2 gol segnati e 5 subiti. Occhio anche alla differenza reti generale: gli uomini di Gastaldello in questo momento hanno la peggiore di tutto il campionato ovvero -22.

Tanto vale quindi mettere nel mirino anche il Cosenza, che è quint’ultimo, ha un reale +7 sui biancoazzurri, ma dopo l’1-1 del San Vito-Marulla bisogna ancora giocare il ritorno al Rigamonti (il Primo maggio, a tre giornate dalle fine).