CARLO BONOMI: “UNA CORDATA D’IMPRENDITORI BRESCIANI SI PUÒ FARE E PARTECIPEREI ANCHE IO”

Il noto imprenditore lumezzanese, ex patron dei rossoblù che sfiorarono per due volte la serie B, si confida in un’intervista a Bresciaoggi: “Servono 3-4 persone di alto profilo poi ne entrerebbero altri. E il nuovo sindaco deve fare da collante”

Brescia. In un’intervista a Bresciaoggi, l’imprenditore lumezzanese Carlo Bonomi (già patron del Lumezzane, negli anni Novanta e primi anni Duemila con il fratello Aldo, che sfiorò per due volte la serie B) ha parlato della possibilità di creare una cordata d’imprenditori bresciani in grado di rilevare il Brescia calcio:

“Servono personaggi di alto profilo – dice Bonomi – con due requisiti fondamentali: grande disponibilità economica e passione vera per il calcio e per il Brescia. Senza interessi speculativi”. Fa poi un appello alle istituzioni: “Il nuovo sindaco, chiunque sarà se tiene al Brescia dovrà riunire attorno a un tavolo almeno una decina di imprenditori e prospettare loro un coinvolgimento nella nuova società. Dovrà essere affiancato da una figura di spessore che accetti il progetto della cordata e convinca gli altri”.

Carlo Bonomi è disposto ad entrare nella cordata: “Con un gruppo affiatato e forte potrei metterci qualcosa, ma dovrei parlare con mio fratello Aldo”. Fa poi un paragone con quello che accadde a Lumezzane: “Eravamo 40 soci, anche se a metterci i soldi veri eravamo 3-4 e poi chi decideva erano ovviamente quelli”.