ALLA CORTE DEL DUCA IL BRESCIA CHIEDE LA GRAZIA

Dopo la sosta, torna il campionato e per le Rondinelle questo sabato alle 14 sul campo dell’Ascoli, il mantra è il solito: serve una vittoria (che manca da più di quattro mesi) per non abbandonare anche le ultimissime speranze di evitare la serie C. Marchigiani reduci da tre sconfitte consecutive e in zona pericolo

Brescia. Mentre cerchiamo di trattenere la mascella inferiore che sta per cascare di fronte alla classifica del Brescia (-5 dalla salvezza diretta, -4 dai play out, a 8 giornate dalla fine) e proviamo ad allontanare dalla testa il ronzio di dati impietosi (più di 4 mesi senza vincere ovvero 124 giorni, 1 sola vittoria nelle ultime 24 partite, 2 gol segnati nelle ultime 9 giornate) cerchiamo un motivo di speranza per non rendere l’articolo di presentazione il solito lagnoso ritornello.

Mal comune, mezzo gaudio? Forse per una volta non è male guardare anche in casa d’altri: l’Ascoli, che un mese fa sembrava al sicuro, avversario delle Rondinelle questo sabato alle 14 al Del Duca, è pur reduce da tre sconfitte consecutive e con soli tre punti di vantaggio sui play out avrà la sua bella scimmietta sulla spalla anche perchè nelle prossime due partite dovrà andare a visitare il Frosinone capolista e riceverà il Sudtirol terza forza del campionato. Giocare sulla pressione avversaria è una delle ultime carte rimaste a un Brescia che l’arroganza di Massimo Cellino e l’insipienza di allenatori e giocatori hanno portato in una delle situazioni più disperate della propria storia. Amarezza, tristezza, depressione, rabbia sono sempre sull’uscio della piazza biancoazzurra che pur con tutte le sue contraddizioni non merita certe umiliazioni. Eppure il Lider Massimo (leader di cosa ormai non sappiamo, se non di quel niente che ha costruito) e il gruppo squadra hanno ancora un po’ di sabbia da sfruttare nella clessidra. Cellino ha fatto la cosa più intelligente, che probabilmente doveva fare da tempo: se n’è andato a Miami, alzando almeno un po’ di quella cappa che aveva contribuito a mettere sulla testa di Bisoli e compagni. Adesso tocca a loro. Non c’è nemmeno più l’alibi dell’autolesionistica tensione creata dal datore di lavoro.

Nelle prossime tre partite (lunedì di Pasquetta c’è la Ternana al Rigamonti, il sabato successivo lo scontro diretto di Ferrara con la Spal) il popolo biancoazzurro saprà se ha ancora senso credere nel miracolo salvezza. Ora o mai più. E’ così, inutile girarci intorno. I panegirici e le masturbazioni cerebrali non hanno diritto di cittadinanza. Con 6-7 punti in questo trio di partite, il Brescia resterà in corsa. Altrimenti le ultime cinque partite saranno un calvario, ancora più di quanto sia stato finora il pietoso cammino dei biancoazzurri.

Allo stadio “Del Duca” saranno in circa 7000, 299 (dato ufficiale della Questura ascolana) nel settore ospiti. Almeno per loro, e per chi da casa ancora non vorrà rassegnarsi, è d’obbligo una prestazione quantomeno dignitosa. Che è il minimo sindacale richiesto a giocatori professionisti, regolarmente pagati e non più di tanto criticati e contestati. Chè il paravento celliniano a volte fa comodo anche a loro. Ma non è più tempo di alibi. E non solo per il padrone del vapore.

Probabili formazioni. Breda pare voler andar avanti con il 4-3-1-2, schierando in attacco contemporaneamente le due punte Dionigi-Forte. Quelle due punte che ci si aspetterebbe da Gastaldello, dato che il Brescia ha 8 punti in meno dei marchigiani bianconeri, ma nemmeno il tecnico biancoazzurro pare abiurare la sua coperta di Linus ovvero il 4-3-2-1. Ballottaggi Karacic-Jallow e Bianchi-Ayè, con i primi favoriti.

ASCOLI (4-3-1-2) Leali; Donati, Botteghin, Simic, Giordano; Collocolo, Buchel, Caligara; Mendes; Forte, Dionisi.

BRESCIA (4-3-2-1) Andrenacci; Karacic (Jallow), Papetti, Adorni, Huard; Bisoli, Van de Looi, Ndoj; Rodriguez, Galazzi; Bianchi (Ayè).

Seguitela con noi. Saremo in diretta dalle 12.30 dall’esterno dello stadio Del Duca di Ascoli. Diretta anche nell’intervallo e a fine gara. Su Bresciaingol.com cronaca testuale e a fine gara subito il tabellino con voti. A seguire interviste, il commento, pagelle e giudizi, foto del match.